Con la quinta giornata di campionato, il Napoli di Roberto Donadoni è atteso da un turno difficilissimo ma allo stesso tempo molto stuzzicante. Il Napoli va a far visita alla Scala del Calcio i Campioni d’Italia dell’Inter guidati da Josè Mourinho nel primo turno infrasettimanale di campionato. Le due squadre si trovano in una situazione di classifica completamente opposta, visto che l’Inter ha lasciato per strada solo i due punti casalinghi all’esordio contro il Bari ed è la diretta inseguitrice di Sampdoria e Juventus avanti di due punti, mentre il Napoli naviga nei bassifondi con appena quattro punti in altrettante partite. Il tecnico partenopeo,inoltre, è già stato messo fortemente in discussione sia dalla città che non lo vede con il carisma adatto alla piazza, sia dal presidente che ha fatto sapere che intende salvaguardare i suoi investimenti e dopo la trasferta dell’Olimpico con la Roma traccerà i primi bilanci. Dalla parte di Milano nerazzurra, invece, la vigilia della partita è stata influenzata da due fattori esterni riscontrati domenica a Cagliari nella partita vinta a fatica con i sardi 1-2; stiamo parlando dei cori razzisti rivolti al nerazzurro Balotelli e dell’espulsione contestata di Josè Mourinho. Mentre per il caso Balotelli il presidente Moratti ha affermato che la partita dovesse essere sospesa, la squalifica del tecnico è stata presa con stupore dallo stesso presidente che non ha visto nelle gesta del suo mister atti violenti rivolti all’arbitro.
La sfida Inter – Napoli però è una sfida nella sfida per due protagonisti, beniamini delle proprie tifoserie: Lavezzi e Milito. I due argentini hanno differenti caratteristiche, Lavezzi più agilie e fantasioso mentre Milito più muscoloso e realizzativo, ma ciò nonostante non esclude che i due debbano contendersi un posto nella nazionale argentina,sempre se essa riuscirà ad ottenere il pass per Sudafrica 2010. E pensare però, che per un certo periodo del mercato 2008 la probabile coppia d’attacco del Napoli poteva essere proprio formata dal Pocho e dal Principe. Il Napoli,per motivi non ancora noti, decise di abbandonare la pista più onerosa che conduceva all’allora attaccante del Saragozza, preferendogli un altro argentino: Denis. Considerando che Denis è ormai diventata la quinta scelta di Donadoni e Milito in 35 presenze in A ha realizzato 28 reti, il conto si fa da solo. Il Principe ha una vena realizzativa davvero invidiabile da qualunque attaccante, quella vena realizzativa che al Napoli nemmeno con l’approdo di Quagliarella abbiamo ottenuto. Sarà ancora presto per tirare le prime somme, ma se scoviamo negli anni precedenti, si nota che lo scugnizzo napoletano non è mai riuscito a realizzare più di 13-14 gol e Lavezzi non è arrivato nemmeno in doppia cifra. Caro Dg Marino, noi ti siamo riconoscenti per tutto quello che hai fatto per questa città e per questa società, ma errori del genere non si possono commettere in una piazza esigente come Napoli. Spendere un paio di milioni di euro in più per un calciatore che ti garantisce in 35 pesenze in A 28 gol non è da tutti i giorni fare un affare del genere. L’unica cosa che ora ci si può aspettare che il 35 (relativo alle presenze) passi a 36 ma che il 28(relativo ai gol) rimanga stabile a 28.Se la difesa azzurra riuscisse in questa impresa sarebbe già un bel passo per un risultato positivo in casa dei Campioni d’Italia.
Arcangelo Cervone NAPOLICALCIO.NET