Domenica pomeriggio al Granillo il Napoli proverà a interrompere una serie negativa che dura ormai dall’inizio del 2009, da quando, cioè, la squadra ora allenata da Donadoni battè di misura il Catania. Da allora solo due pareggi e ben sette sconfitte, con prestazioni a dir poco scadenti e conseguente cambio di allenatore. Per fare ciò sarà però necessario superare una Reggina che scenderà in campo sicuramente molto agguerrita, ben consapevole che per raggiungere la salvezza non potrà lasciare per strada altri punti. Dando uno sguardo ai precedenti tra le due formazioni in campionato a Reggio, emerge che contro la squadra amaranto in trasferta il Napoli ha quasi sempre sofferto, subendo due brusche sconfitte per 3-1 rispettivamente nell’aprile e nel novembre del 2001, nel primo caso in serie A, nell’altro in B. Prima ancora, il 14 febbraio 1999, altra sconfitta, sempre nella serie cadetta, col punteggio di 2-1, con gol napoletano su rigore di Turrini. Meno deludente per i colori azzurri l’ultimo incontro tra le due squadre al Granillo, giocato l’anno scorso, anche allora nel mese di marzo, e conclusosi col risultato di 1-1, con reti di Sosa per il Napoli e di Brienza per la Reggina all’ultimo minuto. Da allora è trascorso meno di un anno, eppure tante cose sono cambiate. Il Napoli allora era in cerca di punti per l’Europa, adesso si è in cerca di successi per uscire da una profonda crisi, con la speranza che l’avvento di Donadoni possa dare quella svolta che Reja non riusciva più a dare. Si prospetta dunque una sfida molto accesa, dinanzi a un pubblico che, come accade di solito negli stadi meridionali, si proporrà come dodicesimo uomo in campo per i giocatori di casa. Tenuto conto di ciò, e del trend negativo che accompagna da tempo gli azzurri, un pareggio non sarebbe sicuramente da buttare, in attesa di tempi migliori. Alessandro Demartis.
Alessandro Demartis NAPOLICALCIO.NET