Donadoni sogna la Champions e appronta una rivoluzione.

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“D’amore e d’accordo”: così Donadoni sintetizza, in due parole, il suo attuale rapporto con la dirigenza azzurra. Le presunte diatribe tra Marino e De Laurentiis, sorte nelle scorse settimane dopo alcune dichiarazioni al vetriolo del presidente, sono scongiurate. Il progetto Napoli va, e chissà che le curve pericolose imboccate dai partenopei nel disastroso 2009 non siano in realtà il preludio ad un futuro ben più roseo. È quello che sognano Donadoni e i tifosi, soprattutto ascoltando le ultime indiscrezioni di mercato, che vogliono il Napoli prepotentemente in corsa per aggiudicarsi uno dei bomber più ambiti del campionato, quel Fabio Quagliarella punto fermo dell’Udinese e della nazionale italiana. Il patron dei friulani Pozzo ha confermato la trattativa, anche se le cifre circolate sembrano fuori dal comune: addirittura si parla di un’offerta di 22 milioni di euro da parte del Bayern Monaco, respinta dalla dirigenza bianconera. Un esborso alquanto eccessivo, specialmente per un attaccante che quest’anno non ha entusiasmato come nelle precedenti stagioni. Il talento di Castellammare ha una gran voglia di far ritorno a casa e sarebbe pronto a dire no anche alla chiamata della Juventus. I supporter azzurri sono pronti ad accoglierlo con grande euforia, alla faccia di altri personaggi che si son fatti fin troppo desiderare per venire a giocare al San Paolo, Floccari ed Acquafresca in primis. Quagliarella fa parte dell’elenco di rinforzi stilato da Donadoni, nel quale rientra anche Cigarini, ma l’Atalanta ha operato una brusca frenata, perché non vuol rinunciare al suo giovane fantasista. L’allenatore partenopeo ha analizzato la situazione e ha chiesto alla società sette rinforzi, un numero abbastanza elevato, al quale dovranno corrispondere diverse cessioni ed investimenti ingenti. Tutto questo, però, è finalizzato, nella prospettiva del tecnico seriano, alla crescita complessiva dell’organico, che finalmente sarà in grado di competere per i grandi obiettivi, su tutti la Champions League. La competizione più ambita e desiderata, che proprio ieri sera ha visto il terzo trionfo del Barcellona, rappresenta la conclusione del progetto che Marino e De Laurentiis hanno sottoscritto cinque anni orsono. Questo torneo sembrava adatto a chiudere il ciclo, ma forse i tempi sono stati sin troppo accelerati e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Difficilmente i magnifici sette voluti da Donadoni sbarcheranno tutti all’ombra del Vesuvio, ma sicuramente qualche acquisto di spessore ci sarà, perché la piazza lo richiede dopo una stagione di ripiego. L’ex ct ella nazionale non si pente della scelta fatta, sapeva in quali rischi sarebbe incorso venendo in una terra che ama la sua squadra di calcio più di ogni altra cosa. La strada è irta e riportare il Napoli ai fasti di un ventennio fa è davvero complicato, ma le intenzioni del trainer lombardo sono un buon punto di partenza.

Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET

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