Un Livorno tutto cuore e grinta impone il pareggio al Napoli al Picchi. Mertens sblocca su rigore, poi autogoal di Reina. Gli azzurri soffrono senza Higuain, la Roma resta a +6.
Il Napoli conferma anche in riva al Tirreno le due difficoltà contro squadre di seconda fascia. Al “Picchi” i partenopei, complice la stanchezza dovuta all’impegno di giovedì in Europa League, non vanno oltre il secondo pareggio consecutivo sprecando l’occasione di avvicinare la Roma, bloccata ieri a domicilio dall’Inter. Bene invece il Livorno.
FORMAZIONI – Nel Livorno tornano dalla squalifica Benassi e Ceccherini, entrambi proposti nella formazione titolare. In avanti Di Carlo regala per la prima volta una maglia da titolare a Belfodil con Emeghara in panchina. A centrocampo al posto del lungodegente Luci rilancio per Biagianti. Nel Napoli mancano gli squalificati Higuain ed Albion, dentro Britos e Pandev centravanti. Alle spalle del macedone c’è il terzetto di incursori composto da Callejon, Hamsik e Mertens.
PRIMO TEMPO – Si parte e già dopo pochi minuti è chiaro il canovaccio tattico della gara, partenopei a fare la partita e Livorno raccolto nella propria metà campo. La prima occasione arriva dopo 10′: Mbaye svirgola un rinvio e la palla si infrange sulla traversa di Bardi.
Sembra l’avvio di un monologo campano ed invece per trovare un’altra conclusione del Napoli bisogna aspettare il 24′: bravo Bardi a respingere una conclusione di Mertens. Il risultato si sblocca al 32′, quando Mertens sigla il sesto gol del suo campionato, su calcio di rigore. Concesso da Mazzoleni per un fallo di Ceccherini su Pandev dopo un clamoroso errore di Mbaye. Che però si riscatta 7′ propiziando il pareggio dopo una bella incursione di Mesbah sulla corsia di sinistra; colpevole nell’occasione la difesa di Benitez che pasticcia alla grande. Più un’autorete di Reina che un goal di Mbaye, sarebbe stato il suo primo nella massima serie.
SECONDO TEMPO – Si riparte senza cambi e fin dall’inizio la partita si fa più equilibrata: il Napoli risente dell’impegno in Europa League di giovedì scorso ed il Livorne punge dalla parti di Reina. Ci provano Greco, Belfodil e Paulinho, che al 14′ spara su Paulinho. Un minuto dopo si vede Hamsik, di testa, Bardi blocca a terra. Al 25′ Benitez prova a mischiare le carte, dentro Insigne per il deludente Pandev con Callejon nell’inedito ruolo di centravanti.
Il Napoli fa la partita ma gioca in modo scolastico e la difesa amaranto ha buon gioco a neutralizzare le avanzate partenopee. Al 30′ si fa vedere Belfodil che si beve mezza difesa partenopea, un attimo dopo Di Carlo lo rileva con Emeghara. Evidente l’intento del tecnico amaranto: sfruttare la stanchezza della difesa di Benitez con le incursioni dello svizzero. A 10′ dal termine Benitez si gioca la carta Zapata con Callejon riportato nel ruolo di trequartista. Mossa che non offre i frutti sperati e alla fine arriva il secondo 1-1 consecutivo per il Napoli mentre il Livorno conquista il primo punto del suo campionato contro una grande.
LA CHIAVE – Quando la partita sembrava ormai dipinta dell’azzurro partenopeo, a sparigliare le carte in mano a Benitez il goal del pareggio. In occasione del quale la difesa del Napoli non è certo impeccabile.
MOVIOLA – Mazzoleni è preciso in occasione del rigore concesso ai partenopei, il fallo di Ceccherini su Pandev non è solare ma c’è. Forse poteva starci il giallo per il giovane difensore amaranto. Per il resto una direzione senza sbavature anche se la correttezza delle due squadre lo ha molto aiutato.