Nella domenica di sosta Walter Mazzarri ha rilasciato una serie di dichiarazioni relative all’attuale situazione del Napoli. Il tecnico lavora ormai da una settimana coi calciatori azzurri, e comincia ad avere un’idea di quello che potrebbe essere l’assetto tattico in vista della ripresa del campionato. Ai giocatori al lavoro si aggiungeranno nei prossimi giorni i nazionali impegnati nelle qualificazioni per i mondiali in Sudafrica, e cioè Quagliarella, De Sanctis, Hamsik, Gargano, Hoffer, Zuniga e Lavezzi, che Mazzarri avrà modo di conoscere in maniera più diretta. I primi giorni hanno mostrato un Mazzarri molto grintoso, che cerca di trasmettere uno spirito vincente e combattivo ai propri giocatori. In particolare si è lavorato molto sulla fase difensiva, che con Donadoni ha denotato notevoli difficoltà e lacune: Mazzarri potrebbe modificare alcuni meccanismi, spostando uno dei tre centrali difensivi (quello in mezzo) leggermente dietro gli altri due, una sorta di libero per intenderci, e ha illustrato nuovi movimenti agli esterni di centrocampo, i quali col nuovo tecnico saranno chiamati a un lavoro di maggior movimento anche senza palla lungo le fasce di competenza. Il nuovo tecnico sembra ottimista, e nelle sue prime uscite sembra convinta della bontà, anche dal punto di vista tecnico, dei calciatori a sua disposizione: “Se sono a Napoli è perché questa Società ha tutto per vincere”. Mister che gruppo ha trovato e che sensazioni ha avuto? “Diciamo che è presto e che questo per me è un momento di raccolta dati. Sto conoscendo i ragazzi, sto sommando le impressioni ma potrò farmi una idea più precisa del quadro generale solo dopo aver avuto tutti a disposizione. Di certo so già da ora che tutti dobbiamo fare gruppo. Si parte da questo. Dal massaggiatore, al magazziniere, ai giocatori: tutti, dal primo all’ultimo devono sposare la causa in maniera compatta. Voglio vedere tutti gioire quando ci sarà da gioire e tutti soffrire quando ci sarà da soffrire. Solo così si costruisce lo spirito di una squadra. Io sono un pignolo ed un perfezionista e amo lavorare con massima applicazione, però voglio chiarire che le responsabilità del gruppo sono solo mie. E se si perde sono esclusivamente io a mettermi in discussione”. Cosa l’ha colpita più sinora dal suo arrivo a Napoli? “Innanzitutto l’incontro con De Laurentiis. La prima volta che ho conosciuto il Presidente mi sono subito reso conto che è bello dialogare con lui perché ha un gran modo di confrontarsi, ha una maniera di pensare diretta ed incisiva. Mi trovo benissimo con questa sua filosofia. Ricordatevi che è sempre la Società che conferisce forza alla squadra. Nelle grandi piazze c’è sempre un grande Presidente. E Napoli ha un grande Presidente oltre che una squadra di ottime potenzialità”. Si parla tanto di modulo: come giocherà Mazzarri? “Non è uno schema a fare la differenza, è come si applica uno schema che può fare la differenza. Io voglio che i ragazzi interpretino il gioco con ritmo, intensità e tempi giusti. Non esiste in assoluto un modulo vincente ma esiste una applicazione vincente. Io ho giocato a Livorno con un 3-5-2 entusiasmante che ancora oggi lì ricordano come il più bel gioco che abbiano visto. Con la Reggina son partito da 3-4-3 ed ho proseguito col 3-5-2 e i risultati li avete visti tutti. Stesso dicasi per la Sampdoria. Ciò che conta sono i meccanismi e l’atteggiamento sia in fase difensiva che offensiva. Voglio una squadra tambureggiante che piaccia anche ai tifosi”. E proprio ai tifosi, cosa vuole dire Mazzarri all’alba della sua avventura? “Due cose semplicissime. Se sono venuto a Napoli è perché so che questa squadra ha grosse qualità e che la società è molto ambiziosa. Ai nostri tifosi posso dire che farò di tutto affinchè i ragazzi diano il massimo fino al novantacinquesimo. Questo Napoli ha tutto per vincere”.
Alessandro Demartis NAPOLICALCIO.NET