Benitez spiega la reazione avuta dopo il match con il Torino e poi parla del match di TIM Cup di domani sera contro la Lazio.
Dopo la sconfitta in campionato contro il Torino, che ha messo in discussione il terzo posto in classifica, il Napoli di Rafa Benitez si prepara ad affrontare la Lazio nella semifinale di andata di Coppa Italia. In conferenza stampa, dopo lo sfogo nel post-partita dell’Olimpico a causa dell’arbitraggio, a suo modo di vedere negativo, di Irrati, il tecnico spagnolo è intervenuto su molte questioni.
Intervenuto ai microfoni della stampa, Benitez torna sulla reazione avuta nel post partita contro i granata: “Ero arrabbiato perchè avevamo perso, sono obbligato a parlare con la stampa, ma preferisco farlo prima con i giocatori. Ho avuto un confronto con la squadra, ora sono carico per la sfida contro la Lazio. Quando parlo della squadra faccio riferimento anche a me stesso“.
Il tecnico spagnolo torna sulla sconfitta di Torino e spiega cosa va cambiato, soprattutto dal punto di vista mentale: “In questi due anni abbiamo vinto due titoli e sappiamo che possiamo vincere ancora se restiamo uniti, spalla a spalla. Dopo Doha abbiamo ottenuto il 77% di vittorie, tre sconfitte. Proviamo a fare sempre bene, sono tranquillo per la prossima sfida”.
“Se parliamo di politica o di golf posso ascoltare un tifoso della Juventus, anzi del Napoli, ma se parliamo di calcio preferisco ascoltare altri”
Benitez risponde anche alle accuse di Massimo Mauro di ‘Sky’ nel post partita di Torino: “Se parliamo di politica o di golf posso ascoltare un tifoso della Juventus, anzi del Napoli, ma se parliamo di calcio preferisco ascoltare altri”.
L’ex tecnico del Liverpool snocciola numeri sui goal presi da palla inattiva: “Siamo la quinta squadra del campionato che subisce meno da calcio piazzato, mentre siamo tra le squadre che ne segna di più da palla inattiva. Gruppo Champions? Possiamo agganciare la Roma, ma il campionato italiano è difficile”.
Benitez ha anche voluto mettere in chiaro una cosa: “Quando parlo degli errori che commette il Napoli io parlo anche di me stesso, faccio parte anche io della squadra. Analizzo tutto affinchè gli errori non si ripetano. I nostri giocatori sanno intelligenti, sanno dove hanno sbagliato, dove hanno fatto bene e dove si può migliorare, il nostro atteggiamento e quello giusto e volendo vedere il lato positivo della cosa siamo ancora a quattro punti dalla Roma“.
Per il Napoli inizia il momento più delicato della stagione ed è normale che si possa ricorrere più spesso al turnover: “Se corri due volte a settimana invece di una le cose cambiano, aumentano i rischi legati alla stanchezza e agli infortuni, la rosa va gestita. Siamo ancora in corsa su tutti i fronti e sappiamo che adesso aumenta la possibilità di incappare in problemi di natura muscolare ma abbiamo fiducia nello staff. Maggio e Gargano domani non saranno a disposizione per affaticamento muscalare, è normale quando giochi ogni tre giorni, li recupereremo per domenica“.
“Io parlo sempre con Bigon e parlo anche con il presidente quando c’è, l’argomento futuro lo tratteremo solo ad aprile”
Da mesi ormai si parla del futuro di Benitez e di un suo possibile addio a fine stagione: “Io parlo sempre con Bigon e parlo anche con il presidente quando c’è, l’argomento futuro lo tratteremo solo ad aprile“.
Quella con la Lazio si presenta come una partita tutt’altro che agevole visto che i biancocelesti sono tra le squadre più in forma in Italia in questo momento: “Sarà strano giocare le due gare di semifinale a distanza di un mese ma è così, si gioca sempre ed il calendario è questo. Noi stiamo bene e sappiamo che dovremo fare massima attenzione a questa Lazio, è una squadra molto pericolosa perchè gioca in velocità“.
Quello che il tecnico iberico vuole evitare a questo punto della stagione sono i cali di concentrazione: “Alla base di tutto c’è sempre la testa, se c’è quella il Napoli è forte e lo dimostrerà contro la Lazio, l’Inter e la Dinamo. Siamo in corsa su tre fronti, la squadra non era abituata a questo ma stiamo crescendo sapendo che serve l’atteggiamento giusto in ogni partita. Questo è un gruppo che ha vinto due titoli negli ultimi due anni e siamo in corsa per vincerne ancora degli altri, questa deve diventare un’abitudine, non si può vincere una volta ogni venti anni. Serve abituarsi alla vittoria”.