Conferenza stampa dal ritiro di Dimaro per il tecnico azzurro Maurizio Sarri, che esalta Higuain: “Voglio parlarci, sarà il nostro leader tecnico”.
Arriva la prima conferenza stampa dal ritiro di Dimaro per il nuovo tecnico del Napoli Maurizio Sarri, che in questi primi giorni di lavoro ha avuto modo di conoscere la squadra in questo momento a sua disposizione, in attesa che il calciomercato porti qualche ulteriore rinforzo.
L’allenatore azzurro ha risposto in prima battuta alle domande su Gonzalo Higuain, sul cui riscatto intende puntare molto: “Lo aspetto, ma è giusto che si riposi. – ha affermato – Preferisco che torni rilassato anche un giorno dopo, ma l’impazienza di conoscerlo non è poca. Voglio parlargli. Sarà sicuramente il nostro leader tecnico, so delle sue doti da fuoriclasse. Una squadra con Higuain è un’altra cosa, ma credo sia ovvio”.
“Se arriva anche un’ora prima sarei contentissimo, darebbe un forte segnale. – ha aggiunto il tecnico – Ma sarà stanco, ha svolto una stagione abbastanza pesante. Può migliorare ancora, negli ultimi tempi l’ho visto sempre molto nervoso, vorrei vederlo sorridere. Un altro dei leader della squadra può essere Pepe Reina, ma ci sono altri giocatori con caratteristiche simili”.
Sarri insiste a chiedere ai suoi giocatori sacrifici sul piano del lavoro e dell’impegno negli allenamenti: “La qualità ci aiuterà nella fase offensiva, ma nella fase difensiva conta poco. Ci vorrà predisposizione al sacrificio. Non ho mai visto nessuno difendere con ‘fantasia’. Stiamo provando il 4-3-1-2 e il 4-3-3 che sono i moduli più adatti alla squadra”.
Per il 4-3-1-2 Sarri pensa a Insigne alle spalle delle due punte e spiega il motivo: “Hamsik mi ha detto che preferisce giocare a centrocampo, – ha rivelato – Insigne invece mi chiede di giocare alle spalle dei due attaccanti. Me l’hanno chiesto loro. Mertens? Mi ha dato enorme piacere la sua disponibilità a ricoprire più ruoli in attacco”.
Parole importanti il tecnico le ha spese anche per Mirko Valdifiori: “E’ un giocatore importante come lo è Jorginho, – ha affermato – non so al momento chi può giocare. Ha nel DNA il mio stesso modo di vedere il calcio. Il Napoli lo cercava a prescindere, prima che arrivassi”.
Il calciomercato nei prossimi giorni potrebbe portare qualche tassello di qualità in difesa e a centrocampo, ma Sarri non si sbilancia: “Penso ad allenare la squadra, sento Giuntoli ogni tre giorni, il calciomercato mi interessa zero. Mi stanno sui cog*** gli allenatori che parlano di mercato. In questo momento ho 25 elementi a disposizione e sono i migliori in Italia. Devo pensare così se voglio trasmettere qualcosa di positivo ai giocatori. Giuntoli è uno dei migliori nel settore”.
Quindi sugli obiettivi stagionali: “Le aspettative dei tifosi sono quasi sempre sopra le possibilità della squadra. – ha detto Sarri – Anche ad Empoli capitava questo. Il pubblico del Napoli si aspetta tanto, ma noi non abbiamo il fatturato più grande della Serie A, siamo i quinti. Sarei perciò presuntuoso a dire dove possiamo arrivare. Vedo che la squadra lavora sodo e le potenzialità di questo gruppo non possono ancora essere evidenziate”.
“Sarebbe presuntuoso poter pensare dove possiamo andare. – ha ribadito il tecnico azzurro – Ho una squadra di qualità e la soddisfazione più grande sarebbe sapere che dà il 100%”.
Di sicuro bisognerà evitare gli errori della passata stagione: “Vedevo il Napoli dall’esterno e sapevo che avrebbe potuto far sempre cinque goal. – ha commentato Sarri – Vedevo una mancanza di equilibrio, ma non lo posso sapere. Si parla di una squadra che ha sbagliato due partite. Se faceva bene a Dnipro andava in finale di Europa ed avremmo avuto la Champions in tasca quest’anno. Non so se si trattava di un fattore casuale o meno. Difficilmente le mie squadre partono bene in stagione”.
Quanto al rapporto con la società, Sarri ha assicurato: “Ho piena fiducia nel mio staff, lavoro in condizioni ottimali. Alcuni li ho portati qui dall’Empoli: Calzona, Bonomi e Sinatti viaggiano con me da tempo. Nel calcio moderno c’è bisogno di uno staff ampio, succede un po’ dovunque. Bongiorni è stata una mia scelta e il presidente mi ha lasciato la piena libertà di scelta. De Laurentiis è un uomo di cinema, e devo accettare il suo modus operandi. Il presidente è stato qui per dare un segnale di vicinanza alla squadra. Per me è stato un segnale positivo”.
Ancora sui suoi metodi di allenamento: “Non mi baso molto sulla fisicità, – ha spiegato – cerco di basare le squadre sull’intensità e sul ritmo. Ricordate Sacchi al Milan? Partì malissimo, ma la società lo appoggiò fino alla fine ed il Milan vinse qualsiasi cosa. Voglio una squadra predisposta a seguire le mie idee. Le tre parole chiave per la stagione? L’umiltà prima di tutto, poi vorrei vedere una squadra che in campo si diverte. Più sorrisi e meno nervosismo”.
Gli allenamenti della squadra sono stati finora filmati dall’alto con un drone, ed è stato lo stesso Sarri a svelare il motivo: “Ci serve perchè le riprese fatte dal drone mi consentono di capire gli spostamenti in linea della difesa”. Una sorta di evoluzione del sacchismo, insomma, alla versione 2.0. I giocatori azzurri sono avvisati.