Se c’è una società che ha operato più delle altre nella recente sessione invernale di calciomercato, questa è indubbiamente il Livorno. Nelle ultime 72 ore sono approdati in maglia amaranto Andrea Esposito, in prestito dal Genoa dove ha giocato solo 5 partite, e Alessandro Bernardini, passato dalla Lega Pro alla massima serie. I due vanno a rafforzare il reparto difensivo, mentre in avanti il volto nuovo è quello di Claudio Bellucci, che ha lasciato la Sampdoria dopo quasi tre stagioni per cercare l’ennesima rivincita in Toscana, nonostante la carta d’identità segni già 35 primavere. L’attaccante romano ha lasciato un buon ricordo qui a Napoli, quando era la spalla di Schwoch e Stellone, e spera di risorgere in terra labronica così come accadde a Igor Protti, indimenticato simbolo dell’ “Armando Picchi”. Proprio lo stadio di casa sta trascinando i livornesi alla salvezza, visto che nelle ultime quattro sfide tra le mura amiche, i ragazzi di Serse Cosmi hanno ottenuto ben tre vittorie, a spese di Genoa, Sampdoria e Parma. Il rendimento esterno lascia un po’ a desiderare, con la miseria di due sole affermazioni, a Roma e Catania, e un pareggio. Il vero problema è la manovra di gioco, piuttosto inconcludente, che ha evidenziato una scarsa vena realizzativa. I numeri parlano chiaro, con sole 13 reti all’attivo l’attacco degli amaranto è il peggiore di tutta la Serie A. L’apporto della coppia offensiva composta da Francesco Tavano e Cristiano Lucarelli è stato di gran lunga inferiore alle aspettative: il capocannoniere dello scorso campionato di B è fermo a quota 2, il figliol prodigo e capitano ha trovato 3 volte la porta avversaria. Meglio di loro ha fatto il lituano Tomas Danilevicius, autore di 4 marcature. Cosmi si è accomodato sulla panchina toscana alla nona giornata, esordendo nel migliore dei modi con il successo in casa della Roma. Nelle precedenti otto partite il duo Ruotolo – Russo aveva accumulato soltanto tre punti, relegando la squadra nei bassifondi della classifica. Con il tecnico perugino c’è stata l’inversione di tendenza, dovuta anche al suo modo rude e schietto di gestire l’organico a sua disposizione. Cosmi è alla ricerca di riscatto, dopo le esperienze incolori di Udine e Brescia, concluse ambedue con un esonero. Adesso non vuole lasciarsi sfuggire l’opportunità offertagli da Aldo Spinelli. Il presidente, alla guida dei labronici da oltre 10 anni, ha visto incrinare negli ultimi tempi il suo rapporto con la tifoseria, che gli contesta la cessione di pezzi pregiati come Alessandro Diamanti, approdato in Premier League con la maglia del West Ham, e Antonio Candreva, talento di centrocampo appena accasatosi con la Juventus. Le partenze dei due giovani astri nascenti pesano su una rosa priva di valide alternative, soprattutto in alcuni reparti. Se De Lucia offre una discreta sicurezza tra i pali, non si può dire lo stesso della difesa, dove sinora si sono alternati i vari Perticone, Pieri, Knezevic, Miglionico, Diniz e Rivas, con l’aggiunta dell’ex partenopeo Luigi Vitale. Il centrocampo è arricchito dall’esperienza di Antonio Filippini e dalla tecnica di Nico Pulzetti, 26enne da tenere d’occhio, a cui si affiancano Bergvold, Mozart, Moro e Raimondi. Dell’attacco abbiamo già detto, gli acciacchi dell’età si fanno sentire, vista la media che si attesa sui 33 anni. Un bel ringiovanimento servirebbe, forse Spinelli ci farà un pensierino, magari dopo aver confermato la permanenza in Serie A.
Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET
