Maurizio Sarri al momento esclude di schierare il Napoli con il 4-3-3: “Perdiamo il baricentro”. Solo elogi per Hamsik, Higuain e Insigne: “Uno dei più grandi talenti del nostro calcio”.
Serata calda a Dimaro per i tifosi del Napoli che, nel tradizionale incontro di fine giornata, hanno potuto rivolgere le domande al tecnico Sarri che, dal canto suo, non si è certo sottratto al fuoco di fila.
Si parte dal capitolo tattica: “Abbiamo provato diverse soluzioni, col 4-3-3 perdevamo il baricentro, ci tornerà utile ma ora stiamo lavorando sul 4-3-1-2 e 4-3-2-1. Valuteremo più soluzioni ma prenderemo una strada perchè è importante che la squadra abbia una identità forte. All’interno della partita si può cambiare, anche se non credo che poi facendosi conoscere gli altri ti bloccano perchè il Barcellona gioca così da dieci anni e non si ferma”.
“Moduli nei quali, chiaramente, ci sarà sicuramente spazio per capitan Hamsik che ha avuto dei problemi ed è stato fermo, ma l’ho provato da interno di centrosinistra che mi dice essere il suo prediletto e mi sembra giusto farlo contento altrimenti può essere uno dei due trequartisti. Non credo nei turnover programmati di un mese prima, valuteremo di settimana in settimana tra chi può fare le tre partite e chi no”.
Sarri, quindi, si coccola Insigne Non ha bisogno di convincermi, è uno dei più grandi talenti del calcio italiano”.
Non può mancare, poi, neppure un pizzico di ironia: “Chi tirerà i rigori al posto di Higuain? L’ho chiesto anche a Reina, mi ha detto che non gli piace calciarli…”.
Il nuovo tecnico dunque torna sulla questione fatturati e spiega: “Dissi che alcune società hanno una forza economica superiore, un fatturato superiore e quando qualcuno dice che dobbiamo vincere io dico che sono altri a dover vincere, ma noi puntiamo a dare il 101% anche se non so a cosa corrisponderà”.
Infine si passa al capitolo mercato: “Se la squadra non ha difensori che sviluppano gioco non può certo fare oltre 100 goal, le azioni partono da lì. Poi se sono stati subiti tanti goal che non hanno fatto del Napoli una grande squadra dipende dall’atteggiamento tattico e non dai giocatori.
Non mi piace comunque parlare di acquisti, in questo modo si offendono i giocatori che ci sono adesso. Parlo di lavoro e miglioramento, c’è qualcuno d’esperienza e qualcuno più giovane e cambiando mentalità a livello di squadra si spera di fare meglio”.