Amara la prima di Maurizio Sarri sulla panchina del Napoli, è amara la prima degli azzurri al Mapei Stadium, fortino del Sassuolo arroccato tra l’A1 e il centro di Reggio Emilia Gli uomini di Eusebio di Francesco partono male, stentano, vanno sotto dopo un soffio dall’avvio. Poi si ricordano di essere forti, di potere tutto: chiudono la prima frazione in parità, spingendo.
Riaprono nello stesso modo, rischiano di andare di nuovo sotto, poi chiudono. Freddi, cinici, come fossero grandi. Perchè forse, perso Zaza ma preso Defrel, da rivelazione proprio questo diventati: grandi. Per Sarri, dopo la falsa partenza, tutto da rivedere. Come se il fantasma di Benitez, fosse ancora incombente.
FORMAZIONI – Il Sassuolo, orfano di Zaza, neo juventino, propone Berardi dal primo minuto, in quello che deve essere l’anno della sua consacrazione, con il neo acquisto Defrel e Floro Flores. In difesa, il grande ex Paolo Cannavaro, napoletano di Fuorigrotta, sei gol in 197 presenze in maglia azzurra, con il fresco aquisto Duncan.
Tra gli azzurri, alla prima di Sarri con una squadra “di quelle che contano”, dal primo, oltre ad Hamsik per la stagione del riscatto, Valdifiori alle spalle di David Lopez poi Higuain e Mertens.
PRONTI, VIA, NAPOLI – Arriva il fischio d’inizio, e arriva il Napoli. Un due terzo minuto e Higuain calcia fortissimo di destro un bel suggerimento di Insigne che Consigli para corto, arriva Hamsik ed è uno a zero.
Al decimo ancora Higuain: tocco corto sottoporta, il Sassuolo libera. Un minuto dopo è la prima buona per il Sassuolo, ma il destro di Floro Flores è facile preda di Reina. Quattro minuti dopo ci prova Berardi: la difesa ospite lascia sfilare un cross ci prova Berardi ma è solo un innocuo angolo.
IL PAREGGIO DEL SASSUOLO – Quando scocca il 25esimo, Floro Flores di testa spizza di poco la traversa. E’ l’anticamera del pareggio, che arriva sette minuti dopo, colorati solo di neroverde.
E per un disegno di quel Fato bizzarro e dispettoso lo segna Floro Flores, napoletano doc che riceve un suggerimento impeccabile di Berardi, tocca, infila Reina ma non esulta.
Ne passano altri cinque, e quando sono quasi trentotto e’ Reina in controtempo con un miracolo a murare Defrel: perché il Sassuolo si è rialzato, svegliato e fa paura.
A due dal termine della prima frazione gli uomini di Di Francesco che giocano a memoria, hanno cambiato pochissimo e si capiscono alla perfezione, sfiorano il bis. E’ ancora Floro Flores, questa volta servito da Missiroli, è ancora Reina a dire no.
RIPRESA – Stessi 22 in campo, e stesso canovaccio, col Sassuolo più brillante e il Napoli in affanno. Ma al 52esimo è Consigli a dire di no a Valdifiori, con l’aiuto di una deviazione, dopo un batti e ribatti che aveva favorito Higuain.
Passano 15 minuti nella seconda frazione, e iniziano le grane per i padroni di casa: Berardi accusa un problema, probabilmente muscolare, ed è costretto a lasciare il posto a Politano. Un cambio anche per Sarri, fuori Higuain dentro Gabbiadini.
Gli azzurri sembrano svegliarsi, Mertens ci prova prima su azione, poi su un gustoso calcio piazzato che accarezza il montante: al 77esimo ancora lui con un rasoterra fa tremare Consigli ma la sfera sfila sul fondo. E’ l’ultima occasione per il belga, che poi lascerà il cambio a Callejon, dentro giusto in tempo per vedere il raddoppio dei padroni di casa.
IL SASSUOLO FA BIS – All‘83esimo arriva il raddoppio di casa: lo firma Nicola Sansone, servito da Falcinelli, rispettivamente appena subentrati a Floro Flores e Defrel. E’ l’ultima palla dei padroni di casa, prima dell’assedio azzurro: a due dal termine è El Kaddouri subentrato a Insigne che lancia Callejon, ma la palla lambisce il palo alla destra di Consigli.
E “senza parole” direbbe Vasco, che sta a pochi chilometri dal Mapei, finisce così: due a uno per i padroni di casa. Clamoroso per qualcuno, normale per chi ha visto i neroverdi tutta l’estate e assicura che era…tutto studiato.