Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, non si capacita del comportamento della Lega che gli ha impedito di acquistare Soriano dalla Sampdoria.
Lultima giornata di calciomercato è stata parecchio concitata per il Napoli sul fronte Roberto Soriano. Il centrocampista della Sampdoria, infatti, era praticamente del Napoli, visto che c’era l’accordo col club blucerchiato ed egli stesso aveva accettato l’offerta della società partenopea. Il contratto, però, è stato redatto in maniera sbagliata e, non essendoci il tempo necessario per compilarne un altro, clamorosamente non è stato possibile depositarlo entro le ore 23,00 di lunedì, orario di chiusura della finestra di calciomercato.
Il presidente Aurelio De Laurentiis spiega dettagliatamente tutta la vicenda concernente la trattativa per il giocatore:
“Non c’è da essere delusi, il signor Soriano non è mai stato del Napoli. Lo abbiamo cercato per mesi, ma lui è molto legato a Sinisa e voleva andare al Milan. Lui non voleva saperne nulla del Napoli. Era convinto che Sinisa avrebbe prima o poi convinto Berlusconi ad acquistarlo, ma il Milan ha poi comprato Kucka. Ferrero invece era disponibile a cederlo”.
Poi incalza:
“Allora quando sono arrivati al Napoli per la partita al San Paolo ho parlato con Soriano e Ferrero nel mio salottino –. Io gli ho detto caro Soriano ti voglio bene e sei campano come la mia famiglia. Tu sei di origine avellinese e non capisco per quale motivo vuoi per forza andare al Milan. Ho cercato di corteggiarlo in maniera carina e simpatica, lui è un ragazzo molto per bene ed educato, piano piano ho visto che stavamo facendo breccia. Quindi abbiamo deciso di non mollarlo, il suo ok è arrivato ieri sera alle 22.20″.
De Laurentiis, manda qualche frecciatine alla Lega:
“La Lega però è la negazione del supporto che deve dare ai propri associati, non capisco perchè il mercato non si è chiuso alle 24. Abbiamo mandato via fax il nostro accordo alla Lega non capisco perchè non possa far fede. Era una trattativa complessa perchè dovevamo cedere in prestito anche Zuniga con una parte d’ingaggio pagata da noi. Inoltre con Soriano ho dovuto negoziare con una società di sponsor. Dalle 17 di ieri ho negoziato tra le varie parti, c’erano i nostri avvocati ed i loro avvocati, si tratta di contratti complicati. Ringrazio Ferrero per la grande disponibilità. Inoltre Soriano era in ritiro a Coverciano e quindi se fosse stato a Milano forse l’affare si sarebbe concretizzato molto prima”.
Il patron azzurro rivela anche di aver contattato Carlo Tavecchio:
“I tifosi devono capire che le cose si devono fare per bene e non tanto per fare. Ho telefonato a Tavecchio e gli ho detto che il gong delle ore 23:00 non è idoneo, sarebbe più giusto mettere un notaio che certifica il buon esito dell’operazione. Questo è un paese burocraticamente difficile, siamo in un paese preistorico. Ho detto all’agente di Soriano ed alla Sampdoria che non è stata nostra volontà non definire l’operazione, ma è stata solo colpa delle farraginose istituzioni che ci rappresentano. Ci siamo detti che ne riparleremo a gennaio, proveremo a chiudere questo colpo nel corso del mercato invernale”.
De Laurentiis allontana le voci che lo vorrebbero prossimo all’acquisto della Lazio:
“Sono molto deluso, provengo da una famiglia campana e la napoletanità è un valore. Non è vero che voglio comprare la Lazio, non scherziamo”.
Poi il discorso si sposta sulla squadra azzurra:
“Portieri? Abbiamo comprato Reina e Gabriel ed abbiamo anche Rafael. Questa squadra ha mantenuto i suoi gioielli, avevo offerto per 98 milioni per sei giocatori escluso Higuain. Mantenendo tutti è come se avessi fatto un mercato in entrata per 98 milioni”.
C’è qualche considerazione anche per Alessio Romagnoli e Marek Hamsik:
“Ho offerto 28 milioni alla Roma per Romagnoli, ma Sabatini mi ha detto che lo doveva vendere altrove. La Juventus voleva Hamsik, ma Marek è il nostro capitano. Mi avevano offerto 25 milioni per Hamsik, poi hanno preso Hernanes”.
De Laurentiis chiede tempo per Maurizio Sarri:
“Noi abbiamo cambiato il centrocampo, c’è bisogno di tempo per il metodo di gioco di Sarri, da un allenamento al giorno si è passati a due allenamenti al giorno. Bisogna avere pazienza, non bisogna subito calare il muso. Quando ho sentito dire che la scorsa è stata un’annata fallimentare, non sono per nulla d’accordo, se avessimo segnato quei rigori sicuramente staremmo parlando di un altro tipo di stagione”.
Poi ancora:
“Ai napoletani dico di vedere di quello che combina la politica cittadina, ci sono tantissimi problemi in questa città. Obiettivo del Napoli? Innanzitutto vediamo quello che combinano gli altri, voglio dare tranquillità a Sarri, potrebbe perdere anche 5-6 partite, ma io lo sosterrò, non possiamo vincere tutto e subito. Non è che se io chiamo un altro allenatore vinciamo tutto e subito, la palla è rotonda. Vorrei fare un bilancio con i tifosi tra sei settimane, vorrei fare una tavola rotonda negli studi di Kiss Kiss Napoli con alcuni tifosi”.
Su Camilo Zuniga:
“Zuniga? Sicuramente resta, dove vuole che vada adesso. Se fossi un tifoso del Napoli proverei portare a le onde positive per la squadra e non per arricchire De Laurentiis che nella scorsa stagione ci ha rimesso 15 milioni di euro, io devo provvedere a non far ripiombare il Napoli in quel baratro da cui l’ho preso”.
Ancora sul calcio mercato:
“Comprare tanto per comprare per poi far scoprire all’allenatore che sono più forti i difensori che si hanno in rosa. Chiriches è un ottimo acquisto, abbiamo provato a prendere Romagnoli e Rugani poi non so chi possono essere difensori migliori di questi e dei nostri. Noi abbiamo l’attacco più forte d’Italia”.
Su Chabolah c’è grande entusiasmo:
“Speriamo che ci aiuterà, al momento non ci tengo e non ci penso, sarà l’allenatore a valutarlo. Avete visto che Strinic non è ancora stato utilizzato, il croato ha solo 20 allenamenti nelle gambe rispetto ai 40 dei suoi altri compagni, Sarri è attentissimo su questo aspetto, seguendo questo criterio Chabolah potrebbe essere pronto tra un mese e mezzo, è arrivato in prestito secco, ma se si farà valere andremo all’assalto del Chelsea”.
Per il futuro del Napoli ci sono grandi progetti in cantiere:
“Marotta nel Napoli è Chiavelli, Giuntoli ha il ruolo di Paratici. Ora invece stiamo cercando di potenziare la rete di osservatori. Sto discutendo con tre sindaci dei comuni limitrofi per realizzare un centro con dieci campi di calcio regolamentari, la scuola, l’albergo per i calciatori stranieri, palestre piscine e spazi per tutte le squadre del nostro club, dalla prima alle giovanili”.
“E’ un discorso relativo anche a quello dello Stadio, per il quale investirò miei soldi e spero che mi diano la possibilità di realizzarlo. Il 19 o 21 ottobre sarò negli studi di Radio Kiss Kiss Napoli e vorrò confrontarmi con i tifosi, sono felice quando i tifosi si inquietano ed arrabbiano, vuol dire che la loro passione è viva e mi stimolano a far meglio”.