Mister Sarri parla in conferenza alla vigilia di Verona-Napoli: “I miei non faranno l’errore di sottovalutare il Verona. Higuain? L’ho trovato stanco, l’orario è un’insidia“.
Il Napoli di Sarri ricomincia la sua rincorsa alla vetta della classifica e lo fa passando sul campo di un Verona in crisi. Gli scaligeri hanno conquistato fin qui solamente sei punti in campionato, ma il tecnico partenopeo non vuole passi falsi.
Intervenuto in conferenza stampa, Sarri non si fida del Verona:
“E’ la stessa squadra che pochi mesi fa ha battuto il Napoli. Merita più della classifica che ha, i miei non faranno l’errore di sottovalutare l’avversario. L’orario è un’altra insidia dopo la sosta”.
Qualche preoccupazione sulle condizioni di Higuain:
“Ha giocato in un altro continente a temperature calde, ha fatto un viaggio lunghissimo ed è stanco. Speriamo che domani sia in condizioni discrete. Avevo pensato ad un impiego parziale per lui, ma devo fare scelte diverse”.
Il punto sugli infortunati:
“Mertens e Gabbiadini? Non voglio forzature nei recuperi, io so le stesse cose che avete letto nei comunicati. Verranno rivalutati la prossima settimana, dire che ci saranno con l’Inter è prematuro”.
Poi una zeppata alle nazionali:
“Gli infortuni in nazionale sono di più rispetto a quelli del club, quindi qualcosa succede. Dispiace perchè Gabbiadini in questa fase sarebbe stato fondamentale, così come Mertens che può spaccare la partita dalla panchina o dall’inizio. Hamsik? Avrebbe bisogno di allenamento, non di riposo. Chiriches? E’ arrivato tardi alla preparazione, ma ha sempre fatto buone gare”.
Nessun piano speciale contro Luca Toni, torre del Verona:
“Se bastasse preparare qualcosa non sarebbe esistito, puoi provare a limitarlo, tenerlo lontano dall’area dove si esprime meglio. Questa gara è molto sentita dai nostri tifosi e per noi è una gara importante, faremo di tutto per accontentarli”.
Intanto l’allerta terrorismo in Belgio è salita a livello 4, ma Sarri non ha paura della trasferta sul campo del Brugge:
“Secondo me sarebbe meglio giocare, ma vedremo se ci saranno i margini di sicurezza. La nostra preoccupazione è la stessa di altre persone che girano l’Europa per lavoro, guadagnando sicuramente meno di noi”.