Mister Sarri ha commentato la bella vittoria del suo Napoli sul campo dell’Atalanta: “Tre punti presi in un campo difficile, sono contrario a tutti questi giorni di riposo“.
Il Napoli torna a vincere sul difficile campo dell’Atalanta, Maurizio Sarri ha commentato la prestazione dei suoi, soffermandosi anche sul calendario di Serie A ed esprimendo il suo dissenso sui troppi giorni di riposo concessi per la pausa di Natale.
Sarri è soddisfatto della partita dei suoi:
“Questa era una partita difficile in un terreno veramente difficile, dove era difficile giocare il nostro calcio, siamo venuti fuori in una maniera importante. La squadra ha fatto una partita importante sotto il punto di vista caratteriale. Noi nelle ultime 20 partite ne abbiamo vinte 17, non vedo una situazione che ci debba vedere particolarmente preoccupati. Io in questo momento vedo la squadra in buona salute, se abbiamo avuto un momento di non brillantezza c’è stato 15-20 giorni fa. In tre mesi e mezzo questa squadra ha fatto 23-24 partite”.
Il tecnico del Napoli esalta il modello della Premier League e sogna una Serie A operativa anche sotto Natale:
“Sono contrario a questi 7 giorni di riposo, non c’è uno sportivo che sta fermo per sette giorni. Mi sembrerebbe giusto dare spettacolo ai tifosi, che in questo periodo hanno più tempo. Avrei preferito non fermarmi, come in Inghilterra e come ho fatto in Serie B”.
Menzione speciale per Higuain, sempre più decisivo in questo Napoli:
“Ha avuto 4-5 palle goal nitide, con questi movimenti diventa difficile per i difensori avversari. Mertens, dopo la partita in settimana, anche oggi ha fatto 25′ minuti di grandissimo livello. Obiettivi? Il presidente in questo momento è molto occupato con il cinema ma mi farà sapere”.
Sulla prima rete arrivata da situazione di corner con il colpo di testa di Higuain:
“Oggi abbiamo fatto bene sulle palle ferme, ci abbiamo preso un rigore e segnato un goal. Avevo detto alla squadra che le mie sensazioni sulle palle ferme stavano cambiando. Il Napoli non aveva mai avuto bisogno di studiare queste situazioni per essere pericolosa, è una cultura del lavoro che loro non avevano molto. Cambiare rigorista? Dopo diciassette vittorie mi verrebbe da non rispondere. Su questo terreno era molto difficile giocare a calcio”.