Higuain conferma l’ottimo rapporto con Sarri: “Mi ha convinto a restare a Napoli e lo ringrazio“, confessa: “Nel 2016 vorrei provare a vincere qualcosa“.
Il 2015 si chiude alla grande per Higuain che, con sedici goal nelle prime diciassette partite di campionato, comanda la classifica cannonieri della Serie A e sogna presto di ritornare in vetta anche con il suo Napoli.
“Il bilancio è abbastanza positivo. Abbiamo fatto la semifinale di Europa League, ci siamo giocati la qualificazione alla Champions fino all’ultima partita. Purtroppo è andata male. Da settembre stiamo facendo bene, speriamo che il 2016 sia migliore. Finché saremo in corsa vogliamo provare a vincere qualcosa, è questo quello che voglio dal 2016”
ammette Higuain a ‘Premium’.
Poi torna sull’errore dal dischetto che nella decisiva gara contro la Lazio della scorsa stagione costò al Napoli la qualificazione in Champions League:
“Sono cose del calcio, senza i due goal prima nessuno avrebbe pensato al rigore. E’ il bello di questo sport, ogni anno hai la possibilità di migliorare”.
Merito dì mister Sarri con il quale il rapporto è più che buono:
“C’è stato grande feeling fin da subito, mi ha convinto a restare e ringrazio lui, i compagni, la società e i tifosi. Sono felice di essere rimasto a Napoli. Sarri mi ha dato tranquillità, quest’anno sto bene con la testa, fuori dal campo ho trovato la serenità e questo si riflette poi quando gioco. Secondo lui posso vincere il pallone d’Oro? Lo ringrazio, con me è sempre stato sincero.
Maradona? Sono argentino come lui ma non è un peso indossare questa maglia, è una soddisfazione. E’ stato un grandissimo giocatore nella storia del calcio, il più amato di Napoli. Essere paragonato a lui per me è un grande gioia”.
Higuain sotto il Vesuvio è venerato proprio come il Pibe de Oro:
“E’ perfetto, i tifosi mi fanno sentire speciale anche quando vado in giro per la città mi fanno sentire unico. Li ringrazio ed è anche merito loro se riesco a fare bene. Quando urlano il mio nome dopo il goal è un’emozione bellissima. Anche il coro ‘Un giorno all’improvviso…’ mi piace molto, volevo cantarlo insieme a loro e l’ho fatto. Loro sanno che insieme siamo più forti, speriamo di continuare così”.
Il Pipita si schernisce davanti a chi è pronto a incoronarlo come il migliore attaccante del mondo:
“Non lo so, è una decisione che lascio a voi. Io provo sempre a migliorare giorno dopo giorno, a volte ci riesco, altre volte no, è normale, non siamo robot. Ringrazio chi la pensa così, io penso solo a fare bene”.
E vincere, possibilmente.