Il verdetto più eclatante di questa venticinquesima giornata di campionato è il passaggio di testimoni del quarto posto da parte del Napoli a favore di una Juventus battagliera sul campo del Bologna. Una partita quella del Franchi non molto divertente, infatti oltre ai gol è mancato anche quel Napoli bello e volenteroso visto contro l’Inter, anche se ha controllato sempre la partita e non ha mai rischiato di perderla. Il lato positivo è che la difesa del Napoli continua a non prendere gol, ma l’altro lato della medaglia dice che il Napoli non vince da quattro turni perchè non segna più. Anche oggi Denis e Quagliarella e poi nella seconda parte del secondo tempo anche Lavezzi non sono mai stati tanto pericolosi. In più, Maggio e Hamsik, centrocampisti più prolifici del campionato, oggi non hanno fornito le solite prestazioni e il Napoli è impattato sul comunque difficile campo del Siena. Una partita come dicevamo scialba, con un Napoli costantemente in propensione offensiva senza però quasi mai concludere quanto costruito nella manovra e un Siena che si limitava nelle ripartenze. La prima occasione del Napoli arriva con un colpo di testa innocuo da parte di Maggio, sfruttando un cross dalla sinistra di Aronica. Dopo poco è Cigarini che ci prova dal limite con un tiro che va di poco alto sulla traversa. Il Napoli controlla ma non punge, infatti anche Denis prima con un colpo di testa e poi con un tiro defilato in area non impensierisce il portiere toscano Curci. La ripresa non offre ulla in più di quanto visto nella prima frazione di gioco; l’unica buona notizia arriva dal rientro dopo un mese e mezzo da parte del Pocho Lavezzi che prende il posto di un deudente Denis. Poco più tardi Mazzarri cerca di dare una scossa alla squadra inserendo l’austriaco Hoffer come partner di attacco di Quagliarella e Lavezzi, con Hamsik spostato sulla sinistra. E’ proprio l’austriaco che, dopo un pericoloso tiro di Rosi a lato di un niente, crea la più nitida palla gol per la squadra partenopea; Hoffer sfrutta un enorme spazio lasciato dalla difesa toscana per far partire un tiro di destro dalla lunetta dell’area di rigore, ma il pallone non ne vuole sapere di entrare ed esce di poco a lato alla sinistra di Curci. Il vero Napoli si vede solo negli ultimi minuti del secondo tempo, quando spinge più con il cuore che con la razionalità, ma la partita è segnata e finisce come era iniziata: 0-0.
Arcangelo Cervone NAPOLICALCIO.NET
