Il Napoli non prenderà attaccanti svincolati, a gennaio nel mirino tra gli altri: Poulsen, Raicevic e Alario.
Il Napoli non metterà sotto contratto giocatori svincolati per sostituire l’infortunato Milik. La riflessione però era stata fatta. Nella lista dei giocatori senza squadra, l’unico che avrebbe potuto stuzzicare l’appetito di Sarri poteva essere Klose.
Per il suo grande passato da bomber, per il sapersi dimostrare decisivo nei momenti importanti anche a partita in corso, ma soprattutto per il suo essere leader silenzioso, aspetto che avrebbe aggiunto qualcosa di importante alla forza del gruppo.
Poi però il direttore sportivo Giuntoli, in accordo con De Laurentiis e l’allenatore, ha ritenuto opportuno puntare sui giocatori già in rosa. Sulla definitiva esplosione di Gabbiadini ed eventualmente sull’adattabilità di alcune pedine come Mertens o Callejon che il centravanti, o “falso nueve” come si dice ora, possono farlo senza troppi problemi.
Tutto già sperimentato in allenamento durante la settimana. Gabbiadini titolare dunque e Mertens o Callejon all’occorrenza e secondo le diverse situazioni tattiche che possono venire a configurarsi di partita in partita.
Inoltre, con la qualificazione agli ottavi di Champions League abbastanza vicina, si è pensato che la rosa potesse sopportare le undici partite di campionato mancanti da qui all’inizio del prossimo calciomercato di gennaio.
Prendere uno svincolato avrebbe voluto dire fargli fare la preparazione atletica da capo e dunque perdere almeno un mese prima di poterlo vedere al 100%. Ecco perché alla fine il Napoli ha pensato si di tornare sul mercato, ma di farlo solamente in inverno, evitando di farsi prendere dalla fretta di dover sostituire subito Milik.
Anche perché il polacco tornerà in campo non prima di marzo e allora si, che nel periodo più intenso della stagione, Sarri avrà bisogno di un sostituto di ruolo, anche per evitare di andare in difficoltà nel caso in cui lo stesso Gabbiadini dovesse fermarsi, anche per una squalifica o un semplice raffreddore.
Servirà un giocatore pronto a sostituire l’ex attaccante di Sampdoria, Bologna e Atalanta nei momenti di necessità, ma che poi possa essere utile e complementare anche dopo il ritorno in campo di Milik.
Ecco perché l’identikit tracciato dai dirigenti del club Azzurro portano ad un profilo giovane e soprattutto duttile, che possa giocare da centravanti o adattarsi ad altre soluzioni tattiche, da esterno d’attacco o da seconda punta.
Un nome interessante potrebbe essere quindi quello di Poulsen, classe ’94, attaccante danese di origini tanzaniane, che gioca nel sorprendente Lipsia, attualmente quinto in Bundesliga. Ha esordito nella maggiore categoria danese ad appena 17 anni ed è soprattutto già stabilmente inserito nel giro della nazionale danese di Age Hareide con 14 presenze e 2 gol segnati.
Un altro nome seguito e che era già stato proposto in passato porta a Alario, centravanti argentino del River Plate dal gol facile e dal passaporto italiano, che Hernan Crespo qualche tempo fa ha designato come suo erede. Ha segnato in ogni competizione. Finora 87 partite e 27 gol ma soprattutto ha già fatto capire di avere l’impronta del grande attaccante. Per questo, in estate, i Millionarios per venderlo al Genoa avevano chiesto 15 milioni di dollari.
Un altro profilo che piace al diesse Giuntoli è quello di Raicevic. L’aveva scoperto da giovanissimo e portato al Carpi, prima che la punta montenegrina venisse tesserato dal Vicenza.
Nel gennaio scorso aveva provato a prenderlo ma il club veneto, anche per la concorrenza della Juventus, aveva chiesto uno sproposito, 5 milioni di euro per un attaccante che ultimamente ha faticato ad imporsi anche in Serie B. Ecco perché probabilmente il Napoli deciderà di puntarci soltanto nel caso in cui Raicevic tornasse a dare importanti segnali di crescita.