Cristante segna nella prima frazione con gli azzurri mentalmente scarichi, poi la ripresa decisiva: Zielinski, Mertens e Rog per la seconda vittoria del Napoli in campionato.
Il Napoli sa vincere anche giocando male, questo è il verdetto della sfida del San Paolo con l’Atalanta, che per lunghi tratti fa rivivere agli azzurri i fantasmi della passata stagione. Gli azzurri vanno sotto, soffrono e poi raddrizzando l’incontro tra giocate dei singoli e mosse di Sarri: il 3-1 finale corona un mese d’agosto praticamente perfetto.
Il Napoli si presenta in campo con Reina, quasi a dimostrazione della volontà di non cedere al pressing insistito del Paris Saint-Germain. Sarri sceglie Zielinski in mezzo al campo e Mertens al centro dell’attacco al posto di Allan e Milik. Nell’Atalanta è ancora Palomino a guidare la difesa, Ilicic viene preferito a Kurtic al fianco di Gomez.
Sin dai primi minuti di gara sembra andare in onda la replica dell’ultimo precedente tra Napoli e Atalanta al San Paolo. Padroni di casa insolitamente brutti e imprecisi, irretiti dalle caratteristiche dell’undici di Gasperini: organizzato, solido, perfetto nel chiudere gli spazi e oscurare i corridoi di passaggio di cui il Napoli si nutre.
E proprio come lo scorso anno, l’Atalanta sblocca il punteggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo: dopo un episodio dubbio vivisezionato con il supproto del VAR, è Cristante a svettare più in alto di tutti portando avanti i suoi. Un colpo che il Napoli incassa e patisce, faticando a riproporre il classico spartito.
Il predominio territoriale è tutto degli azzurri, con la Dea arroccata nella propria trequarti, ma dalle parti di Berisha si registra solo qualche situazione concitata più che vere occasioni da goal. E’ anzi l’Atalanta a sfiorare il raddoppio in un paio di circostanze, chiamando in causa Reina con Ilicic e Hateboer.
Il Napoli rientra in campo per la ripresa spento così come aveva chiuso il primo tempo. Serve una scintilla per riaccendere la luce sugli azzurri, quella che nasce dai piedi di Zielinski al 56′: meraviglioso il destro al volo con cui il polacco rimette in piedi la partita e rivitalizza il San Paolo.
E’ subito un altro Napoli, rigenerato dal goal e dall’ingresso in campo di Allan per un Hamsik lontano dai suoi standard. E’ proprio il brasiliano ad innescare l’azione del raddoppio, firmato da Mertens appena cinque minuti dopo la rete del pari. Uno uno-due terrificante, che stende l’Atalanta e consente agli uomini di Sarri di gestire senza troppi affanni il punteggio, regalando al San Paolo anche la ciliegina della prima rete italiana di Marko Rog. Il giusto premio dopo le sofferenze causate dall’Atalanta e i suoi fantasmi.
| I GOAL |
15′ CRISTANTE 0-1 – Su un corner calciato magistralmente da Gomez, Cristante svetta all’altezza del primo palo più in alto di tutti e infila Reina.
56′ ZIELINSKI 1-1 – Il polacco si avventa su uno spiovente al limite dell’area orobica, controlla di petto e con uno splendido destro al volo trova l’incrocio dei pali.
61′ MERTENS 2-1 – Allan taglia fuori la difesa dell’Atalanta con un filtrante per Insigne, che appoggia di testa verso Mertens per una facile conclusione ravvicinata.
87′ ROG 3-1 – Callejon vola via sulla destra in contropiede e trova Mertens al centro, che anzichè calciare fa prolunga e premia l’inserimento vincente di Rog.
| I MIGLIORI |
NAPOLI: ALLAN – Il suo ingresso in campo, coinciso con il pareggio di Zielinski, ha dato brio ed intensità al Napoli. Sua l’intuizione da cui nasce il raddoppio.
ATALANTA: TOLOI – E’ stato un baluardo per circa un’ora, fino a quando non è stato travolto insieme ai compagni dal ritorno del Napoli.
| I PEGGIORI |
NAPOLI: HAMSIK – Impreciso, lento, presto in riserva d’ossigeno: in quest’avvio di stagione non abbiamo ancora visto il vero Marek Hamsik.
ATALANTA: PETAGNA – E’ costretto ad una partita di sacrificio dall’atteggiamento dei suoi, ma perde praticamente ogni duello con Koulibaly.
