De Laurentiis risponde ad Allegri: “Noi siamo belli e vinciamo pure, a gennaio busserò al Chievo per Inglese. Sarri è un po’ paravento“.
Allegri lancia la frecciata su chi è bello ma non vince, De Laurentiis risponde difendendo il suo Napoli tramite le dichiarazioni rilasciate a ‘Mediaset Premium’ e ‘Sky Sport’. Ed è ancora una volta sfida alla Juventus. De Laurentiis:
“Ognuno se la canta e se la suona. Io dico che siamo belli e vinciamo. Loro sono una grande squadra ma l’anti-Juve siamo noi, Sarri può dire quello che vuole per una politica di spogliatoio.Higuain? Penso senta più lui la mancanza di Sarri che viceversa. Gonzalo l’abbiamo rispolverato dal Real e rilanciato, chi è venuto a Napoli non aveva mai segnato 30 goal prima”.
Quindi il presidente spiega il possibile anticipo di Roma-Napoli:
“Avevo chiesto di spostare la gara al pomeriggio per far venire i tifosi e favorire i controlli dopo il tragico episodio della morte di Ciro Esposito. Ma ci hanno ripensato per qualcosa accaduto in Lazio-Napoli, comunque chi non risiede in Campania può venire”.
Riguardo all’acquisto di Inglese poi De Laurentiis rivela:
“Alle 18 del 31 agosto dissi: “Voglio Inglese” perchè sentivo nell’aria che c’era qualcosa che non andava e gli dissi che in caso di incidente avrei potuto bussargli a gennaio. Busserò al Chievo, ma non vi dico altro”.
Quando gli si chiede del futuro di Sarri invece il presidente sottolinea:
“Sarri è un toscano. È nato a Napoli, è un toscanaccio preciso ma dopo questi tre anni è anche napoletano: un po’ ‘paravento’, vedremo cosa accadrà. Gli auguro in ogni caso una carriera luminosa. Se lo cambierei per Guardiola? Mai. Sarri è in crescita”.
Sulla pausa per le Nazionali e le difficoltà dell’Italia De Laurentiis ammette:
“Abbiamo sempre denunciato le troppe partite, non vorrei mai avere la nazionale durante il campionato. Dovremmo decidere con la FIFA e l’UEFA nel relegarla in alcuni periodi. Ventura? Per quel poco che capisco di calcio posso dirgli di mettere da parte il 4-2-4 che mortifica e non esalta…”.
La chiusura infine è dedicata al VAR:
“Per me perdere 90 secondi non sono tanto tempo, servono per respirare e riordinare le idee. Mi piacerebbe togliere i 15′ di intervallo e fermarsi ogni 2′ durante la partita, aumentando i cambi. E poi non capisco le limitazioni sui calciatori da portrare in panchina”.