Il Napoli di Sarri accende di speranza e valore l’ultima giornata di Champions. Contro lo Shakhtar è arrivato un secco tre a zero.
Il Napoli fa quello che doveva fare: batte 3-0 lo Shakhtar Donetsk al San Paolo e resta aggrappato alla possibilità di qualificarsi agli ottavi di Champions. Servirà una vittoria contro il Feyenoord e la contemporanea sconfitta degli ucraini contro un Manchester City già qualificato, scenario che resta poco favorevole agli azzurri ma lascia aperto lo spiraglio nel quale Sarri aveva invitato i suoi a tuffarsi con ferocia.
L’ambiente glaciale del San Paolo – appena 15mila spettatori sugli spalti – incide in qualche modo sull’approccio del Napoli alla partita, tutt’altro che feroce: lento, spento, quasi rassegnato sin dai primi minuti. L’undici di Sarri fatica a portare il motore su di giri e affronta con trame troppo prevedibili lo Shakhtar, disposto bene in campo e con la qualità giusta per ripartire con pericolosità. Le occasioni migliori del primo tempo, non a caso, sono proprio per gli ucraini, vicini al goal in particolare con Taison e Marlos.
Nel Napoli il migliore è Reina, un dettaglio che rende l’idea di quanto la prima frazione degli azzurri sia lontana dagli standard consueti. Diawara e Zielinski sbagliano troppo (non è la prima volta in stagione), davanti solo Insigne prova ad inventare qualcosa, ma senza grande collaborazione. Così il Magnifico decide di mettersi in proprio per sbloccare l’incontro, sulla scia di un avvio di ripresa più brioso da parte degli azzurri: la magia che vale l’1-0 accende il San Paolo e ripaga in buona parte la devozione dei 15mila fedelissimi sugli spalti.
E’ lo snodo cruciale della partita, che prende una piega persino inaspettata dopo gli sbadigli del primo tempo. Il Napoli inizia a macinare il suo calcio e si diverte, mettendo alle corde uno Shakhtar quasi sorpreso dall’impeto degli azzurri. Poco dopo l’80’ l’uno-due firmato da Zielinski e Mertens stende definitivamente gli ucraini e regala altri 90 minuti di speranze Champions: il Napoli ci proverà fino in fondo.
I GOAL |
56′ INSIGNE 1-0 – Illumina una serata buia con una perla delle sue: cerca e trova lo spazio per il tiro dalla distanza, un destro da 25 metri che si spegne all’incrocio dei pali. Lì dove voleva metterlo.
81′ ZIELINSKI 2-0 – Azione personale del polacco, impreziosita dall’assist no look di Mertens che premia il suo inserimento centrale e gli permette di battere Pyatov di pochi passi.
83′ MERTENS 3-0 – Sugli sviluppi di un calcio d’angolo una sponda di Albiol trova Mertens tutto solo sul secondo palo per un facile appoggio di testa.
I MIGLIORI |
NAPOLI: INSIGNE
Sin dai primi minuti mostra di avere una marcia in più rispetto agli altri. La giocata con cui risolve l’incontro certifica la sua appartenenza calcistica ad una cerchia di pochi eletti.
SHAKHTAR: TAISON
Si divora il possibile vantaggio nei primi minuti, ma resta il più pericoloso tra gli uomini di Fonseca. Moto perpetuo su tutto il fronte offensivo.
I PEGGIORI |
NAPOLI: DIAWARA
Nel primo tempo inanella errori su errori, anche sulla propria trequarti. Il pressing degli avversari lo trova spesso impreparato. Nella ripresa cresce di intensità.
SHAKHTAR: STEPANENKO
Nel momento in cui il Napoli inizia a giocare è l’uomo che va più in difficoltà, sovrastato dal ritmo degli azzurri.