E’ distesa l’aria che ora tira in quel di Castelvolturno, la vittoria con il Parma porta ancora i suoi strascichi. Vittoria doveva essere e vittoria è stata, indispensabile, per scacciare via il fantasma della partita di Bergamo.Un successo, però, figlio più dell’orgoglio e del cuore che del buon gioco, quello che fino ad ora aveva accompagnato la squadra di Reja. Gli esterni quasi mai sono giunti al cross e solo Lavezzi ha inventato qualche dribbling, escludendo il magnifico passaggio di Bogliacino, che ha riscaldato il cuore dei quarantamila sugli spalti. Alla lunga, però, anche il pocho è andato calando. Il Napoli ha subito, più a livello territoriale che veri e propri pericoli e, per molti tratti si è rivista la squadra operaia che ha vinto il campionato di serie B. Gli allarmi che potrebbero essere lanciato sono due. Uno è quello dell’involuzione del gioco, dato che a Siena mancherà anche Lavezzi, Reja dovrà trovare un modo per non farsi schiacciare troppo dagli avversari e trovare un equilibrio alla squadra, magari con l’inserimento di Hamsyk che vada a proporsi di più in avanti sfruttando i varchi aperti da Zalayeta. Un’altra idea potrebbe essere quella di dare una nuova chance a Rullo, vista l’assenza di Savini, il quale ne ha avute ben poche. L’esterno napoletano, potrebbe garantire una spinta maggiore e qualche buon cross per la testa del panterone o dei centrocampisti. Il secondo allarme è quello della tensione nervosa. Tutti abbiamo ancora in mente la disfatta di Bergamo, una squadra scesa in campo troppo sicura di se stessa e senza vere motivazioni. Gli elogi di Reja, verso la sua squadra, in questi giorni sono stati tanti, forse anche troppi. La stessa cosa era accaduta dopo la vittoria con il Catania e prima della partita con l’Atalanta. Non bisogna assolutamente ricadere nello stesso errore e allentare la tensione, che in una squadra di giovani come quella del Napoli è fondamentale, poiché non vi è un vero singolo che può risolvere la partita in qualsiasi momento e, non si ha ancora quella esperienza necessaria per rialzare la china durante la partita. Ma queste sono cose che già si sapevano dall’inizio del campionato. Il mister dunque dovrà cercare di mantenere sulle spine i suoi calciatori, inculcandogli quella mentalità vincente che ogni squadra dovrebbe avere. Bisogna cominciare a fare più punti in trasferta, se davvero si vuole pensare a qualcosa in più di una tranquilla salvezza e, seppur quasi nessuno lo dice apertamente qualcuno lì al posto di comando lo starà sicuramente pensado…
C. Francesco Piantedosi
