Se Edy Reja potesse, cancellerebbe il mese di Gennaio dal calendario della sua esaltante carriera in azzurro. Il tecnico goriziano, da quando siede sulla panchina del Napoli, ha trovato il più duro avversario proprio nel mese della Befana. L’esordio fu positivo, il 23 Gennaio 2005, con la vittoria esterna sul Cittadella per 3-1, che diede il via alla cavalcata di Reja e del Napoli verso palcoscenici più consoni alla storia del club partenopeo. Per il resto poche soddisfazioni e tante delusioni nel mese nero del vecchio Edy. In serie C si registrarono le brutte cadute contro Massese e Sassari Torres. Nel 2006, l’anno della serie B insieme a Genoa e Juventus, Gennaio portò cinque punti, frutto della vittoria contro il Verona e dei pareggi contro il Lecce e i cugini genoani. Nessuna sconfitta, ma comunque una serie di partite non esaltante. In serie A, i tre eventi che maggiormente simboleggiano il cattivo rapporto tra l’allenatore del Napoli e il primo mese dell’anno sono la beffa di Cagliari, quando i sardi rimontarono il vantaggio negli ultimi due minuti della partita, i cinque gol subiti a San Siro dal Milan fresco Campione del Mondo, e il pareggio con la Lazio, che scatenò il furibondo litigio tra il tecnico ed il presidente. Fu proprio questo uno dei momenti più critici della storia napoletana di Reja. Dopo quell’episodio il tecnico fu molto vicino all’esonero, ma non si arrese e riuscì a far valere le sue ragioni in campo, conducendo il Napoli verso l’Intertoto. Il resto è storia recente. Il Napoli si trova al quinto posto in classifica, la prima giornata di Gennaio è vicina, Reja fa gli scongiuri e conta di poter capovolgere questa sfortunata tradizione, lanciando così la sua squadra verso l’Europa che conta.
Pierpaolo Orefice NAPOLICALCIO.NET