La partita contro il Genoa doveva rappresentare la svolta del campionato per gli azzurri, invece ha affossato ancora di più il Napoli facendo esplodere la rabbia degli ultrà. Solo l’intervento di Montervino e Cannavaro ha placato la loro ira con la promessa del massimo impegno e con un’altra settimana di ritiro. Si capisce la rabbia e la delusione dei tifosi ma non è certo questo il modo di protestare; dopo l’assurda decisione da parte dell’Osservatorio di vietare le trasferte ai tifosi partenopei in seguito ai presunti disordini scoppiati alla stazione di Roma, il tifo azzurro si è contraddistinto per la sua correttezza al San Paolo. Per quanto riguarda il Napoli è una squadra ormai alla deriva e il suo timoniere, Reja, sembra non essere più in grado di mantenere la rotta. Si fatica a credere che questa squadra sia la stessa che a inizio campionato era arrivata al secondo posto e offriva il gioco più spumeggiante della serie A. Gli acquisti estivi non sono stati all’altezza della situazione, né tantomeno il solo Datolo può risolvere i problemi radicati di un’ intera squadra. Non solo sembra sfumato l’obiettivo dichiarato della stagione, il piazzamento Uefa, ma sembra interrotto anche il progetto De Laurentiis di una crescita graduale. L’involuzione della squadra è impressionante al punto che per la prima volta in campionato il Napoli farebbe meglio a guardarsi dietro piuttosto che avanti.
Francesco Ferrara NAPOLICALCIO.NET