Rafa Benitez mette in cima ai successi ottenuti in carriera la Supercoppa vinta col Napoli: “E’ il mio dodicesimo trofeo, è dedicato alla memoria di Ciro Esposito”.
Chi ha vinto tanto dovrebbe averci fatto la ‘bocca’, invece Rafa Benitez sorprende tutti e rimarca il prestigio della Supercoppa italiana conquistata al timone del Napoli. Il tecnico spagnolo si esalta ed esalta il trionfo azzurro a Doha, giunto al termine di un’interminabile lotteria dei rigori contro la Juventus.
Queste le sue parole in conferenza stampa, pronunciate dopo il match: “Per me questa è la vittoria più importante. E’ il mio dodicesimo trofeo che sono felice di festeggiare in questa società, con questa squadra e con i tantissimi tifosi napoletani che ci hanno dato sempre tanta forza”.
A proposito di tifosi, l’allenatore dei partenopei non dimentica colui che ha assistito alla finale dall’alto: “Dedicata soprattutto alla memoria di Ciro Esposito. Sono contento di aver regalato uno splendido Natale a Napoli. Abbiamo margini di crescita ed io questo chiedo, nient’altro. Crescere. Vincere”.
Da Benitez parole dolci nei confronti di De Laurentiis: “La vicinanza del presidente ci ha dato ancora più forza, ha conferito fiducia ed entusiasmo alla squadra ed è stata una serata importante anche per lui e per tutto l’ambiente azzurro. Ma ora noi abbiamo altri obiettivi, non intendiamo fermarci, siamo convinti delle nostre potenzialità”.
Soffermandosi sui singoli, ha evidenziato: “Con un Higuain così tutto è possibile? Sì, ma anche con Rafael, con un De Guzman, con un Hamsik così. Ma non bisogna togliere merito a chi, come Mertens e Callejon, è andato sul dischetto sofferente. L’abbiamo voluta, questa vittoria, ed è un premio per tutti”.
L’approccio mentale alla sfida è stato determinante: “Prima di cominciare a giocarla l’ho detto a tutti, non si molla mai, neanche se si va in svantaggio – ha svelato Rafa – Io so come sono le finali, puoi soffrire e poi esultare. Non abbiamo mollato, non ci siamo disuniti dopo lo svantaggio. Eravamo sul punto di perderla, non avrei cambiato opinione: abbiamo ribadito che siamo una forza e non dò voti, perché a me non piace darli. Ma stiamo crescendo e lo faremo”.
“Abbiamo dimostrato di potercela giocare con chiunque – gonfia infine il petto l’iberico – abbiamo battuto una squadra staordinaria, allenata da un tecnico di elevatissimo spessore, siamo stati in svantaggio e non abbiamo mai mollato. Ce la siamo meritata”.