Rafa Benitez e i suoi progetti: “Voglio creare una struttura che rimanga, non sono un allenatore che va, vince e se ne va. Il Napoli non deve vincere un ‘titulo’ ogni 25 anni”.
Rafa Benitez intende mettere radici sulla panchina azzurra. E lo fa capire molto chiaramente, nel corso di un forum organizzato presso la redazione del ‘Corriere del Mezzogiorno‘. Il tecnico del Napoli, spaziando su vari argomenti, ha ribadito il proprio punto di vista sulla sua filosofia di lavoro: allenare una squadra di calcio, per lui, è come un’attività creativa.
“Voglio creare una struttura che rimanga, non sono un allenatore che va, vince e se ne va – ha sottolineato Benitez – Quando lavoro per una squadra penso che devo rimanere lì per dieci anni, a me interessa il progetto. Il Napoli non deve vincere un ‘titulo’ (parafrasando Mourinho, ndr) ogni 25 anni“.
Per quest’anno, intanto, il bersaglio grosso, ovvero lo Scudetto, “è andato, non posso mentire. Ora possiamo puntare al secondo posto e farci trovare pronti per la prossima stagione, con i giocatori giusti e creando la mentalità giusta. Se poi l’anno prossimo saremo nella stessa situazione – è l’ammissione di Benitez – allora ci sarà da preoccuparsi“.
E’ un Napoli, dunque, che deve crescere in tanti aspetti: “La fase difensiva va migliorata, lo sappiamo. Bisogna migliorare anche a livello di settore giovanile, per quello è una questione di tempo“. Guai, invece, a chiedergli di rivedere le proprie idee tattiche: “Quanto tempo serve per incamerarle? Dipende dal singolo, ora dobbiamo mantenere il livello raggiunto. Cambiare modulo in corsa non è sinonimo di intelligenza“. Benitez, insomma, insisterà con quel 4-2-3-1 che, per la verità, ha fatto storcere il naso a più di un tifoso o addetto ai lavori.
Per il futuro, per far bene su entrambi i fronti, sarà importante allargare l’organico: “Dipende dalle risorse. Se la rosa è stata sopravvalutata? Qualche giocatore importante ha avuto problemi“, la replica di Benitez, che vorrebbe pescare nel gruppo attuale il leader del futuro.
“In tanti sono arrivati quest’anno, tra loro spunterà il nuovo leader. Motivazioni? Ognuno deve trovarle dentro di sè, non serve urlare per motivare una squadra“, è il parere di un Benitez che, come si vede, ha risposto colpo su colpo ad ogni osservazione critica.