Cellino inaugura bene il nuovo stadio, in un ‘Is Arenas’ aperto in tutti i suoi settori, per il primo ‘tutto esaurito’ della sua ancor breve storia, il Cagliari affronta il Napoli nel ‘Monday Night’ della 14ª giornata.
Due pali, una traversa e tante occasioni, ma alla fine è il Napoli a prendere i tre punti grazie ad un goal del solito Hamsik. Un Napoli compatto e cinico passa allo stadio Is Arenas di Quartu Sant’Elena al termine di un incontro complicato contro il Cagliari, e si assesta momentaneamente in seconda posizione a soli due punti dalla Juventus capolista, in attesa di conoscere il risultato dei nerazzurri impegnati a Parma.
FORMAZIONI – I sardi, reduci dall’ottimo 2-2 di San Siro contro l’Inter, devono rinunciare ad Astori per squalifica. Al posto del centrale di scuola Milan, il duo Pulga-Lopez schiera Ariaudo in coppia con Rossettini. All’ultimo momento c’è anche il forfait di Cossu, quindi spazio al tridente formato da Thiago Ribeiro, Nenè e Sau.
Grossi problemi di formazione anche per Walter Mazzarri. Oltre a Cavani, appiedato dal giudice sportivo, il mister toscano deve rinunciare anche a Pandev e Campagnaro. Hamsik ed Insigne formano allora un inedito tandem d’attacco, supportati dal trio tutto svizzero Behrami-Inler-Dzemaili. In difesa, accanto a capitan Cannavaro si posizionano Gamberini e Britos.
PRIMO TEMPO – Nonostante le tante defezioni, la partita è piacevole fin dai primissimi minuti, seppur zeppa di errori da ambo le parti. Il Cagliari impone il proprio ritmo, mentre il Napoli risente dell’assenza di un punto di riferimento offensivo come Cavani, e non riesce ad impostare le sue solite ripartenze. Il Cagliari copre meglio gli spazi cercando di sfruttare la velocità di Sau e l’imprevedibilità di Thiago Ribeiro, schierato nell’insolita posizione di trequartista.
Nella prima metà però nessuna delle due squadre dà l’impressione di pungere con efficacia.
L’unico che prova a spezzare l’equilibrio è Insigne, che nel giro di un quarto d’ora ci prova ben tre volte. Prima con un gran destro a giro colpisce la parte interna del palo, poi manca di un soffio il tocco sotto porta su invito di Behrami, nell’occasione perso completamente da Avelar. Infine, imbeccato da uno straordinario cambio di gioco di Dzemaili, spara malamente a lato.
I rossoblù però sono vivi e si rendono pericolosi soprattutto sui calci piazzati. Al 37′, su un angolo dalla destra, Gamberini rischia l’autogoal colpendo il palo nel tentativo di anticipare Conti. Proprio allo scadere, su un clamoroso errore al rinvio di De Sanctis, Avelar cerca il colpo da cineteca, ma il suo sinistro dai 35 metri si spegne di poco oltre la traversa
SECONDO TEMPO – Iniziano forte i padroni di casa, che mettono in grande difficoltà la difesa ospite. Dopo tre minuti, un cross basso dalla destra sembra raggiungere Nenè all’interno dell’area, ma Cannavaro si immola in scivolata e riesce a spedire la palla sulla parte alta della traversa, anticipando la punta brasiliana. Al 55′ grande percussione di Ekdal ancora sulla fascia destra, la palla finisce sui piedi di Nainggolan appostato appena fuori dell’area azzurra. Il gran destro di prima intenzione del giocatore belga non trova la rete per questione di centimetri.
Il Napoli è poco incisivo. Insigne è troppo isolato e Hamsik non riesce a dargli il giusto supporto. L’impressione è che agli uomini di Mazzarri manchi la giusta spinta sugli esterni. Il mister allora inserisce Mesto per uno spento Maggio e Vargas al posto di Dzemaili per aumentare il peso offensivo della sua squadra.
La scelta si rivela subito azzeccata e decisiva. Il Napoli alza il baricentro e al 73′ passa con il sesto goal in campionato di Marek Hamsik, fino a quel momento impalpabile. Il centrocampista slovacco è come al solito perfetto nell’inserimento e nel freddare Agazzi da due passi.
Il Cagliari accusa il colpo e non riesce a pungere nemmeno con l’ingresso di Ibarbo e Ceppelini. L’unico brivido per De Sanctis è una girata ravvicinata di Conti che si spegne sul fondo a cinque minuti dalla fine. Al 45′ è il Napoli a sfiorare il raddoppio, con una combinazione stretta tra Vargas ed Hamsik, ma è bravissimo Agazzi ad uscire sui piedi del numero 9 avversario. I quattro minuti di recupero scorrono senza emozioni, finisce 0-1, un successo fondamentale per i partenopei, ottenuto senza il Matador.
CHIAVE – Troppo molle e prevedibile la manovra del Napoli fin quando l’unica punta in campo è Insigne. L’assenza di Cavani pesa come un macigno, e il 3-5-1-1 iniziale sembra troppo rinunciatario ed abbottonato. L’ingresso di Vargas sposta gli equilibri con effetto immediato. Il cileno entra bene in partita, consentendo ad Hamsik di ritrovare la posizione prediletta e l’inserimento giusto che sblocca la partita.
MOVIOLA – Al 28′ Conti va giù in area dopo un contrasto con Gamberini. L’ex difensore della Fiorentina sembra prendere prima la palla, poi il piede del capitano del Cagliari. Giannoccaro decide di non intervenire. Fischia invece qualche minuto per punire una simulazione piuttosto netta di Sau, che non protesta mostrando buon senso.