Calaiò, al Napoli dal 2005 al 2008 e da gennaio a giugno 2013, ha segnato il pareggio del suo Genoa al San Paolo: si tratta della prima rete da ex nel suo vecchio campo.
La Fiorentina non supera il Parma, il Napoli non riesce a battere il Genoa. Esulta la Roma, che può scappare e le pretendenti al quarto posto. Dopo il pareggio della Viola al Tardini, anche gli azzurri di Benitez sono stati fermati nel Monday Night. Al San Paolo azzurri avanti con Higuain, poi, all’improvviso, il pari di Calaiò.
Emanuele Calaiò con la maglia del GenoaE’ stato proprio l’ex napoletano, infatti, a riportare il Genoa in partita, siglando l’1-1 definitivo in quel di Napoli. Punizione nel suo vecchio stadio e tifosi gelati, al minuto 84. “E’ il goal più bello della mia carriera”.
Secondo centro in stagione per Emanuele Calaiò, il secondo in trasferta, dopo quello nel Derby ecco il centro San Paolo. Nello stadio tanto amato in passato e di certo mai dimenticato.
Tra l’altro Calaiò è in prestito al Genoa, dopo essere tornato a Napoli lo scorso anno, per dare una mano ai suoi vecchi compagni come attaccante di scorta. “Mi dispiace aver fatto goal proprio al Napoli, qui ho avuto dei trascorsi importanti” ha evidenziato lo stesso Arciere al termine della sfida che ha chiuso il venticinquesimo turno di Serie A.
Dedica alla famiglia e al figlio, Calaiò ha semplicemente fatto il suo lavoro una volta chiamato in causa: “Quando il mister mi dà l’opportunità cerco di dare il massimo per questa maglia, se lo meritano i nostri tifosi. Mi dispiace aver segnato al San Paolo, ma questo è il mio lavoro e spero di segnare anche nelle prossime gare”.
Trattasi del primo centro da ex al San Paolo per Calaiò: l’attaccante palermitano aveva già segnato al Napoli, ma con la maglia del Siena, al Franchi, due anni fa. Ora da una parte il dispiacere di aver segnato in uno stadio con cui ha militato in Lega Pro, in B e in Serie A, dall’altro la gioia di un goal decisivo, in maniera diversa rispetto al solito.
Il 32enne Calaiò ha militato dal 2005 al 2008 in maglia Napoli, salendo dalla terza alla prima serie, segnando 44 reti in 128 presenze. Poi il ritorno nel gennaio 2013 senza fortuna, con otto apparizioni e zero goal. Quella di oggi per lui non è una rivincita, semplicemente una soddisfazione per il suo Genoa. E un po’ di dispiacere per il suo San Paolo.
