Il Corriere dello Sport, interpellando Emanuele Calaiò, ex azzurro in forza all’attacco del Siena, ha condiviso l’eterno amore e la passione infinita per il Napoli. Amore mai tramontato per quello che fu uno degli eroi della rimonta in serie A. Nell’intervista le parole d’elogio si sprecano: «ll Napoli ha disputato una stagione positiva, anche se tutti sognavano questo posto in Champions che dopo la sconfitta con il Parma in casa e le vittorie di Palermo e Sampdoria in casa si è fatta più lontano. Mancano cinque partite ed è molto difficile, Palermo e Samp viaggiano sulle ali dell’entusiasmo e non sarà facile, ma nel calcio non si sa mai. Il Siena spera nella salvezza, figuriamoci se il Napoli non può sperare nella Champions». Parole che danno conforto e forza morale per una scalata, che se vista in prospettiva oggi, sembra alquanto difficile data la tenace costanza di Palermo e Sampdoria, senza dimenticare l’orgoglio juventino. A fare banco nel Napoli è sicuramente la situazione di Fabio Quagliarella, deferito dal giudice sportivo e bloccato per ben 3 giornate, dopo il litigio arbitrale di Sabato scorso. Ma Calaiò conforta il collega: «Lo conosco da tantissimo, dai tempi delle giovanili del Torino, abbiamo giocato insieme sette anni. Non ha bisogno di consigli, a Napoli c’è tanta pressione e se fai bene il pubblico ti porta in alto, se fai male c’è invece qualche rischio, come in tutte le piazze importanti del Sud. L’espulsione che ha rimediato domenica va collegata alla frustrazione: si pareggiava, tutti tengono alla Champions, i tre punti si allontanavano ed è uscita fuori l’arrabbiatura nei confronti dell’arbitro». Sul suo presunto ritorno in maglia azzurra, Emanuele non nega che gli piacerebbe tornare a cavalcare l’entusiasmo del San Paolo, ma per ora pensa al Siena e alla lotta, sempre più agguerrita, per la salvezza della sua squadra. «Se ci fosse una chiamata non mi tirerei indietro e sarei ben contento. Ma è tutto da vedere, è presto e a Siena non c’è ancora un direttore sportivo per parlare del futuro. La partita col Catania di domenica sarà importantissima per noi, da qui alla fine saranno tutte finali, non abbiamo nulla da perdere e dovremo vincerle quasi tutte. Loro sono già salvi, hanno fatto quattro punti in due partite e speriamo di approfittare di eventuali distrazioni». A pensarci bene, un Calaiò al Napoli in questo momento servirebbe come il pane, visti gli infortuni fisici di Denis e la squalifica di Quagliarella e il fantasma di Hoffer, mai preso in considerazione da Mazzarri, l’ex attaccante del Torino darebbe sicuramente un apporto significativo all’attacco azzuro, date le sue grandi capacità di realizzazione e il gran fiuto d’attaccante che lo consacrò come capocannoniere della serie C1.
Nicola Sorrentino NAPOLICALCIO.NET