Il presidente De Laurentiis annuncia il rinnovo di Mertens e svela: “Se offrissero 100 milioni per Fabian Ruiz o Koulibaly ci penserei”.
Solo fino a poche settimane fa la sua storia con il Napoli veniva data da molti come al capolinea, oggi invece, sebbene si attendano ancora i crismi dell’ufficialità, non ci sono più dubbi: Dries Mertens continuerà la sua avventura in azzurro.
Colui che nei giorni scorsi è diventato con 122 reti il miglior marcatore della storia del club, apporrà la firma su quel contratto la cui scadenza è attualmente fissata a fine stagione.
A confermarlo, nel corso di una lunga intervista rilasciata al ‘Corriere dello Sport’, è stato De Laurentiis.
“Lui è uno scugnizzo. Ci siamo visti a colazione sei mesi fa, una rivelazione, ho scoperto un uomo speciale, intelligente, mentalmente veloce, cazzuto, uno sfacimm’. Rinnovare il contratto a un calciatore di trentatré anni non rientra nelle nostre abitudini, con Mertens è stato semplice, naturale. Dirò di più, quando avrà smesso di giocare mi farebbe piacere trovargli un ruolo per proseguire la collaborazione”.
Quello di Callejon, altro uomo cardine del Napoli il cui contratto è in scadenza, resta invece un futuro tutto da scrivere.
“A settembre, o forse era ottobre, non ricordo bene, ci siamo parlati e gli ho chiarito le nostre intenzioni, devo aver ritoccato il contratto di cento, duecentomila euro. Il suo manager non ci ha più fatto sapere nulla. Basta. Lui le condizioni le conosce”.
I nomi di Koulibaly e Fabian Ruiz spesso, nel corso degli ultimi mesi, sono stati accostati a quelli di grandi club europei. De Laurentiis non ha escluso nulla, ma quello che è certo è che si siederà ad un tavolo con qualcuno solo se si dovesse parlare di cifre estremamente importanti.
“Fabian ha ancora tre anni, Koulibaly due. Dov’è il problema? Se si presentassero il City, o lo United, o il Psg con 100 milioni, ci penserei ed è probabile che partirebbero, sempre se la loro volontà fosse quella di andarsene. Un’offerta di sessanta non la prendo nemmeno in considerazione. Io sono solido, se avessi voluto vincere lo scudetto a ogni costo oggi mi ritroverei con tre, quattrocento milioni di debiti. Mi guardo intorno e vedo società a -500, – 600 milioni, meno un miliardo. Io non devo un cazzo a nessuno”.