L’ex bomber brasiliano, 96 goal in sei stagioni azzurre, è amareggiato col club di De Laurentiis: “L. Fabiano, Fred, Damiao, Hernanes… non hanno mai accettato i miei consigli”.
Nonostante sia stato un pilastro del Napoli ‘scudettato’ nell’epoca di Maradona, tra Antonio Careca e gli azzurri non scorre buon sangue. L’ex bomber brasiliano, autore di 96 goal in sei stagioni all’ombra del Vesuvio, rivela il mancato feeling sul mercato tra le parti.
“Ho Napoli nel cuore, ma in società non hanno fiducia in me – ha spiegato alla ‘Gazzetta dello Sport’ – Negli anni gli ho proposto tanti giocatori: Luis Fabiano, Fred, Hernanes, Damiao. Non hanno mai accettato nessuno dei miei consigli. Non credono in me e non so perché. Mi dispiace, non sono interessato ai soldi, ma al bene del Napoli”.
Sul progetto messo in piedi da De Laurentiis, comunque, Careca ha le idee chiare: “Per vincere lo Scudetto devono migliorare in difesa. Benitez è bravo, ha esperienza, però è più importante che il Napoli non venda Cavani. Senza il Matador la squadra perderebbe il 70% della sua forza. Mazzarri? Lo conobbi, è competente, studioso e simpatico. Mi piacerebbe ritornare a Napoli. Non da allenatore, ma con un ruolo a contatto coi giocatori”.
L’ex attaccante ha poi spaziato anche su altre squadre: “Al mio amico Bruno Conti, alla Roma, gli ho mandato un ragazzo molto interessante, Fabricio, che ha superato il provino. Non l’ha preso perché non ha il passaporto italiano. La Juve è la più forte in Italia: non ha un gioco spettacolare, ma è regolare, precisa. Riflette le caratteristiche del suo allenatore. Conte da giocatore era così”.
Capitolo milanesi: “Vendere El Shaarawy per il Milan sarebbe un grave errore. Quel ragazzo ha stile. Inter? Se prendono Paulinho, non sbagliano. E’ il miglior numero 8 del campionato brasiliano. Ha qualità di passaggio, fisicamente è un carrarmato, va dritto alla porta”.
Sulla sfida Brasile-Italia, Careca ha evidenziato: “Balotelli ha un fisico bestiale e possiede buona tecnica. Neymar deve crescere dal punto di vista tattico. Tecnicamente Neymar è superiore: al Barcellona migliorerà tantissimo, diventerà grande. L’Italia è in una fase di transizione, è molto forte in difesa. Pirlo ha una certa età, ma rimane il cervello della squadra. Le squadre migliori sono quelle che mescolano giovani e anziani. Il Brasile deve crescere. Le mie favorite al Mondiale sono Spagna, Germania e Argentina. La Germania più delle altre”.
Infine, l’ex bomber non ha dubbi: “Pato è quello che mi assomiglia di più. Destro, sinistro, testa: non gli manca niente. Però è fragile, subisce tanti infortuni”.