Salvatore Carmando, storico massaggiatore del Napoli ha detto addio al club per raggiunti limiti di età. Carmando è stato il simbolo della squadra azzurra per ben 35 anni, tranne una parentesi in cui fu allontanato dal club per attriti con Juliano, l’allora direttore generale del Napoli, fino al fallimento della vecchia società. Fu poi reintegrato con l’avvento di De Laurentiis e di Marino, col quale lavorò negli anni ’80. Il massaggiatore è stato un punto di riferimento per molti giocatori azzurri, e con Maradona instaurò un rapporto unico di amicizia. El Pibe de Oro addirittura decise di portarlo con sé ai mondiali del 1986 in Messico come massaggiatore ufficiale dell’Argentina, rappresentando un vero amuleto visto che la nazionale biancoazzurra divenne campione del mondo. Carmando fu anche massaggiatore ufficiale della nazionale italiana ai mondiali del 1990, ma stavolta l’Italia arrivò terza, per poi essere esautorato da Sacchi. Il massaggiatore salernitano salì alle cronache della ribalta per il famoso episodio della monetina che colpì Alemao durante Atalanta-Napoli del 1990. Il massaggiatore convinse Alemao a restare a terra per poterlo medicare,e fu accusato di fare scena, mentre il giocatore sanguinava realmente. Con l’addio di Carmando si può davvero dire che se n’è andato un pezzo di storia di questo club, ma cambiare significa anche rompere col passato. Rompere non significa però dimenticare, anzi Carmando sarà sempre ricordato con affetto e simpatia da tutti coloro che amano la maglia azzurra perché un posto nella storia del Napoli per lui ci sarà sempre.
Francesco Ferrara NAPOLICALCIO.NET
