L’uruguaiano è l’attaccante perfetto per il 4-2-3-1 che ha in mente Blanc, in cui potrebbe non esserci Ibrahimovic: lo svedese è in rotta, anche se…
Annunciata da parecchi mesi come la trattativa dell’estate, l’asta indetta da De Laurentiis per la cessione di Cavani si è conclusa dopo un andamento a dir poco bizzarro.
Prima uno stallo totale nel mese di giugno, il periodo nel quale il Napoli avrebbe potuto pianificare al meglio la nuova stagione, a partire proprio dalla cessione del suo bomber principe e dalla conseguente aumentata disponibilità economica; poi, nel giro di poche ore, il blitz con cui Leonardo ha praticamente chiuso la trattativa, facendo leva sulla ritrovata disponibilità finanziaria del Paris SG.
Le voci a contorno di quest’affare insinuano che l’accordo economico tra i parigini e il Matador fosse stato raggiunto da tempo, addirittura da febbraio, ingenerando quindi il legittimo sospetto che le due parti abbiano di fatto “congelato” l’affare per tempi più propizi.
Giugno è stato il mese in cui Cavani era in Brasile per giocare con l’Uruguay la Confederations Cup, ma anche il periodo dell’imbarazzante impasse sulla panchina del Paris SG, con il lunghissimo divorzio da Ancelotti e la successiva nomina di Blanc a pochi giorni dall’inizio del ritiro estivo.
Logico pensare che, dal punto di vista del Paris SG, dopo la paradossale situazione vissuta a giugno ci fosse bisogno di un grande acquisto, uno di quei colpi in grado di riaffermare la centralità del club nel mercato europeo.
Cavani risponde alla perfezione alle esigenze di Leonardo e Al Khelaifi: capocannoniere in carica della Serie A, attaccante in ascesa e con ancora margini di miglioramento, degno rivale di Radamel Falcao in un dualismo con il Monaco che a questo punto vivrà tantissimo nella corsa parallela dei due bomber.
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