La risposta del tecnico arriverà lunedì. “Deciderà lui. Cavani? Posso accettare anche un giocatore se mi piace”. Benitez resta alla finestra
L’ultimatum lanciato ieri sera alla cena sociale del Napoli non lascia molto spazio a Walter Mazzarri. Aurelio De Laurentiis mostra segni di impazienza: “Hai ancora quattro giorni. Chi parte, sa cosa lascia, ma non sa cosa trova”. Così il patron ha stimolato il suo allenatore che – però – continua a non sciogliere le riserve sul futuro. Nel frattempo c’è una scadenza: dopo la partita contro la Roma, dovrà dire al Napoli cosa intende fare.
Il giorno buono dovrebbe essere lunedì. Dentro o fuori, dunque. “Dovrà decidere lui – ha spiegato il patron ad alcuni tifosi che lo hanno aspettato all’uscita da Villa D’Angelo, il ristorante che ha ospitato la squadra – cosa fare. Questo discorso vale pure per i giocatori. C’è chi ha il Napoli nel dna e resta fino alla fine, ci sono quelli che non se ne fregano e dopo tre o quattro anni vanno via”.
Il patron si sofferma pure su Cavani e ipotizza uno scenario diverso per abbattere il costo dei 63 milioni di euro della clausola: “Se un club inserisce un giocatore che ci piace, ne parliamo. Altrimenti servono soltanto soldi”.
De Laurentiis è comunque fiducioso sul futuro: “Non dobbiamo avere la frenesia dello scudetto, nove anni fa la società era fallita. Sono orgoglioso del secondo posto, stiamo facendo bene e dobbiamo gettare le basi per il prossimo quinquennio che dovrà essere molto importante. La Juve vince e noi no? Ma loro non rispettano il fair play finanziario che sarà fondamentale per disputare le Coppe. Sono proprio curioso di capire se tra due anni sarà vincolante”.
La chiusura è rivolta ai tifosi: “Non dovete preoccuparvi di Mazzarri e Cavani, ma della presenza di De Laurentiis che garantisce continuità. Io comunque amo questa città e non la abbandonerò mai”.
I CONSIGLI DI PANDEV. Il macedone non ha ancora perso le speranze e lancia un ultimo appello all’allenatore e al bomber. “Dovrebbero restare un altro anno – spiega a radio Marte – così potremmo vincere lo scudetto assieme a tre o quattro acquisti. Comunque il presidente ha assicurato che farà una grande squadra a prescindere da loro due: io mi auguro possano restare, ma ognuno nel calcio fa le sue scelte e si assume le responsabilità. Sicuramente dobbiamo puntare al tricolore: in questa stagione ci siamo andati vicino. Abbiamo perso lo scudetto contro le piccole, la Juve ha avuto un grande rendimento”.
BENITEZ. Lo spagnolo è sempre la prima alternativa per il post Mazzarri. Ieri ha vinto l’Europe League con il Chelsea ma non ha chiuso la porta all’ipotesi Napoli: “E’ una grande squadra e mi piacerebbe tornare in Italia”. Se ne parlerà la prossima settimana: finora non c’è stato alcun incontro, ma solo alcuni contatti.
Discussion1 commento
Può essere perché vuole nuovi stimolo o. più probabilmente, perché a Napoli la società ha agito sempre in autonomia da lui (vedi gli ultimi acquisti fra cui Vargas per esempio). Già l’anno scorso si arrivò al limite ma poi tutto si rimise apposto. Ora credo che senza garanzie precise lui non voglia fare figuracce ma puntare decisamente allo scudetto. Io in passato ho capito più Mazzarri che la società (che senso ha avuto comprare Calaiò? Chi me lo spiega è bravo! Così come altre mezze calzette, senza offesa per nessuno). Per me ogni acquisto dovrebbe essere concordato con l’allenatore secondo le sue necessità di gioco e tattiche e non perché il presidente deve fare un piacere a Moratti o a Zamparini o a Pozzo o a qualcun altro.
Capisco il tetto agli ingaggi ma molto meno il tetto all’innalzamento della qualità media dei proprio giocatori. Se in champions ci andiamo come stiamo non andiamo certo oltre gli ottavi o ai quarti, a meno che non intervenga direttamente S. Gennaro! ;-)