E’ tempo di dichiarazioni e di multe ma partiamo con ordine. Il presidente De Laurentiis usa parole forti per blindare i suoi gioielli: “Bisogna rispettare gli ingaggi. Se qualcuno non vuole seguire i progetti della società e non ama questa città, sono disposto a mettere in campo anche gli avvocati. In ogni caso, chiedo ai tifosi di non affezionarsi ai calciatori, non sempre è possibile trovare delle bandiere.” L’esternazione del produttore cinematografico più premiato d’Italia scoppia un po’ a sorpresa, forse per evitare future difficoltà contrattuali, appena percepibili in alcune interviste rilasciate dai suoi giocatori. Il problema è solo allo stadio embrionale, ma Don Aurelio vuole chiarire sin da ora quale sarà la sua politica. Le voci che si rincorrono su possibili richieste, da parte di grandi club europei, per Gargano, Lavezzi, Hamsik e Santacroce fanno stare sull’attenti la società. Un monito è rivolto anche a tifosi e giornalisti: “Non facciamo voli pindarici, aspettiamo il girone di ritorno per capire quali sono effettivamente le nostre potenzialità. Vorrei migliorare il risultato della scorsa stagione e raggiungere il sesto posto, per accedere direttamente all’Uefa. Però dobbiamo consentire alla squadra di crescere pian piano, senza pressarla per ogni stupidaggine, anzi bisognerebbe ringraziarla per quello che ha fatto finora. E’ un gruppo giovane per innesti ed età, bisogna pazientare, così come ho fatto io in passato con Reja. Il mister stia tranquillo, non è sotto esame, da Napoli non si muove”. Intanto Marino ha deciso di usare il pugno di ferro, multando Russotto, Navarro, Zalayeta e Lavezzi per alcuni atteggiamenti, sia fuori che dentro il campo da gioco, non molto graditi. Per il Pocho un’ulteriore ammenda di 1500 euro, inflitta dal giudice sportivo per la simulazione (molto discutibile) di domenica scorsa contro l’Inter. Ieri il direttore ha parlato alla squadra per 40 minuti, chiedendo maggiore personalità in alcune trasferte, soprattutto quelle a Milano. In altre occasioni, ad esempio nei match all’Olimpico di Roma, le prestazioni fornite dagli azzurri sono state decisamente più autoritarie. Successivamente Marino ha scambiato due chiacchiere con l’allenatore sulla condizione atletica della squadra, nell’auspicio che il mister consenta ad Hamsik una presenza in campo costante per tutti i 90 minuti. Lo slovacco, però, è in fase calante ed è lui, insieme a Gargano e Maggio, uno dei maggiori indiziati per un probabile turn over, già messo all’opera da Reja nell’ultima partita, quando ha lasciato in panchina, un po’ a sorpresa, Blasi e Santacroce.
Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET