Aurelio De Laurentiis ieri pomeriggio ha fatto visita in quel di Castelvolturno alla squadra prima della seduta di allenamento. Ecco quanto affermato dal presidente all’uscita dagli spogliatoi: “Questa visita a Castel Volturno era dovuta, io qui non metto mai bocca e sono il meno presente possibile durante gli allenamenti. E’ compito dell’allenatore preoccuparsi di certe cose, ma visto che la maggior parte di questi ragazzi stanno con me da diversi anni li ho voluti guardare negli occhi e gli detto di non parlare sempre della Champions League come di una scusante per le brutte prestazioni in campionato. Abbiamo giocato e superato il girone della morte, ma perdiamo in maniera incredibile contro le provinciali. Non vorrei che la squadra si deprima, Napoli è una città che sorride. Con la squadra abbiamo ripercorso la strada percorsa insieme, mi auguro che questa sia stata una riunione distensiva. I calciatori si sono messi anche a ridere durante alcune parti del mio discorso, vuol dire che in loro c’è ancora dello spirito. Non è stato un confronto, ma un discorso tra colleghi di diversa tipologia. I tifosi ono sempre straordinari e dalla parte dalla squadra. Certo, a un certo punto vogliono vincere. Abbiamo sei gare da giocare e in classifica non è successo nulla, ieri è salita solo la Roma. Se avessimo i punti dello scorso anno probabilmente saremmo primi, ma noi non possiamo avere una rosa con 60 calciatori. Si può fare un mercato più o meno valido, ma questo non vuol dire che i calciatori non sono validi. Capita che non ci si ambienta o non si entra in determinati meccanismi. Nel calcio 2+2 non fa 4. Mercato in uscita? C’è solo Lavezzi che ha una clausola rescissoria a 32 milioni di euro. Ieri la squadra era mutilata nella sua anima. Da Napoli non si muoverà nessuno, solo il pocho può trasferirsi se decide di andare in Russia, nella steppa. Bisogna capire se uno lavora solo per i soldi… Io lavoro per un’altra cosa”.
Antonio De Filippo NAPOLICALCIO.NET