Il presidente del Napoli traccia la linea guida da perseguire in futuro. Un Napoli che dovrà costruire in casa i campioni del futuro, facendo crescere giovani di talento e facendoli diventare veri e propri fuoriclasse. Ecco quanto dichiarato dal patron azzurro: “Riguardo a questa stagione non posso dare dei voti. Credo che nel Napoli funzioni la formula di una società che è vicina ai calciatori e al proprio allenatore con grande rispetto e democraticità. Con il nostro allenatore abbiamo fatto un programma. Avevo un contratto di due anni con Mazzarri ma mi sono trovato talmente bene dopo alcuni mesi di lavoro con lui che, pur avendo ancora un altro anno di contratto, gli ho proposto di prolungarlo per altri due anni per farne diventare in tutto quattro, in modo tale da poter creare insieme qualcosa di importante. Ho sempre detto che il mio secondo quinquennio sarà quello della creazione del vero Napoli, un Napoli in stile Barcellona dove si parte da talenti molto giovani. Quando mi domandano se punto allo Scudetto o alla Champions rispondo sempre che punto soltanto a migliorare la squadra, poi si vedrà. Dove si arriverà, si arriverà. Nel calcio si vuole tutto e subito. Io, invece, voglio costruire qualcosa di duraturo.
Credo che non si debba pretendere da questo Napoli che vinca tutto e subito, anche perché non mi va di sfasciare il giocattolo”. Sulla scelta di dare a Mazzarri la guida tecnica della squadra afferma: “Nel mio primo anno in Serie A, pregai Pierpaolo Marino di contattarlo. Poi ci fu un misunderstanding, mi arrivò una richiesta che poi nel tempo ho verificato non essere veritiera. Io l’ho giudicata esagerata e ho pensato per un attimo che quell’allenatore volesse venire da noi solo per soldi, cosa che non era vera o forse in quel momento era affezionato alla Sampdoria e non si sarebbe mosso. Non sono andato a fondo in questa storia. Sta di fatto che io sono rimasto con Edoardo Reja. Con Donadoni, purtroppo, non è andata come sarebbe dovuta andare e il resto è storia. Abbiamo cambiato un po’ tutto quanto nel Napoli: l’organizzazione, finalmente è arrivato Mazzarri, ho un Direttore Sportivo, ho organizzato il reparto della ricerca su tutti i territori esteri dei nuovi giocatori, tutta la parte del settore giovanile e continuiamo ad organizzare sempre di più. E’ arrivato il nuovo Direttore Generale e voglio ancora vedere cosa si può fare per migliorarlo questo Napoli. E’ chiaro che mirerei non a sfasciare tutto ma a cambiare tutto perché vedo che tutti si lamentano, o meglio nessuno vorrebbe farlo, di fatto si lamentano ma le reazioni sono leggere. Tutti i club si lamentano perché i conti non tornano, il mercato è in continua trasformazione, lo stadio reale sta sempre più lasciando il passo a quello virtuale. Penso che il mondo del calcio sia estremamente vecchio”.
Antonio De Filippo NAPOLICALCIO.NET