Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, conferma il suo impegno e lancia un messaggio ai tifosi: “La squadra va tifata sempre”.
Quello che sta vivendo il Napoli non è un momento propriamente da incorniciare. Dopo un avvio di stagione a rilento, la compagine partenopea sembrava aver trovato il ritmo per rilanciare le proprie ambizioni ma, nelle ultime settimane ha nuovamente perso slancio ed ora si trova a distanza siderale in classifica da Juventus e Roma.
Aurelio De LaurentiisIl presidente del club azzurro, Aurelio De Laurentiis, a margine della presentazione del film ‘Un Natale stupefacente‘, ha spiegato: “Il Napoli è rappresentato da una società seria che non si è mai tirata indietro. Da noi c’è un concentrato di forze che è lì per lavorare“.
De Laurentiis ha anche mandato un messaggio ai tifosi:
“Non è che perchè perdo alcune partite il campionato non deve essere più seguito, non è in questo modo che si deve amare un qualcosa che ci rappresenta. La propria squadra del cuore va sempre supportata con affetto. A Napoli c’è un po’ di piagnonismo mentre io che per natura non sono piagnone dico che il lavoro va giudicato alla fine. Non è giusto stare dalla parte del forte quando è forte e abbandonarlo quando sembra essere più debole, è come abbandonare una donna di cui si è innamorati perchè ha il raffreddore“.
Il mercato di gennaio si avvicina ed il Napoli potrebbe essere tra le società italiane intenzionate a fare quale movimento in entrata:
“Adesso abbiamo una squadra che ha consolidato la sua internazionalizzazione e che è allenata da un tecnico straordinario come Benitez. Io non mi sono mai tirato indietro, vedremo come migliorare la squadra in futuro, è questo il nostro compito“.
Il Napoli dovrà vedersela con il Trabzonspor in Europa League:
“Ad occhio siamo stati più fortunati di altre squadre italiane e rispetto a nostri sorteggi precedenti. A febbraio sfideremo il Trazbonspor rinforzati sia dal punto di vista mentale che da quello dell’organico e pronti a concludere bene la stagione. Io non mollo mai, fatemi lavorare“.