Il dilemma relativo al destino di Salah è ben lontano dall’essere risolto: se la Roma ha lavorato bene col calciatore, il Napoli vuole giocarsi tutte le proprie carte coi club.
La Roma è vicinissima a Mohamed Salah? Sì, nel senso che Walter Sabatini ha lavorato benissimo sul lato giocatore ed ha approfittato alla grande dello stallo forzato dell’Inter – sia per la faida conla Fiorentina, sia per l’impasse sul fronte cessioni – scavalcando i nerazzurri nelle preferenze circa la maglia da vestire nel prossimo campionato di Serie A.
Ok, i giallorossi hanno l’accordo con l’egiziano su contratto e ingaggio, ma la matassa – senza aver ancora trovato la quadra su cifre e formule col Chelsea, ma anche con la Fiorentina, sempre minacciosa di vie legali, – è ben lungi dall’essere chiusa.
Soprattutto perchè, come già vi abbiamo raccontato, su Salah è spuntato forte il Napoli, pronto a soddisfare in un colpo solo sia le pretese dei Blues che quelle dei viola con un esborso di denaro che tenga conto delle rivendicazioni di tutti. Ma Aurelio De Laurentiis è disposto ad andare oltre – come svela ‘Repubblica’ – pur di trovare soluzioni che accontentino gli altri contraenti.
E così, per la Fiorentina spunta come possibile ‘risarcimento’ – laddove la Roma mette sul tavolo Destro – il cartellino di Juan Camilo Zuniga: le parti ne stanno parlando, lo scoglio è l’ingaggione da 4 milioni netti del colombiano. La ‘creatività’ azzurra si spinge poi fin oltre la Manica, visto che invece il cash necessario per portarsi a casa Salah potrebbe essere abbattuto dando al Chelsea quel Callejon chiaramente fuori progetto del tecnico azzurro Sarri.
Lo spagnolo è in lista cessioni praticamente da inizio mercato, ma offerte concrete e soprattutto all’altezza latitano: vedi mai che possa tornare utile alla causa sotto altra veste. In Inghilterra peraltro, proprio in queste ore, sostengono che ‘Calletì’ potrebbe approdare alla corte di Mourinho indipendentemente dall’operazione Salah, sulla base di 15 milioni. Non i 30 di cui si parlava un anno fa di questi tempi, ma meglio di niente.