Mentre il Napoli, al decimo giorno di ritiro austriaco, ha affrontato la prima amichevole con una squadra locale, il st. Poelten, superandola per due reti a zero, tiene banco in queste ore il brusio del calciomercato. Da un lato c’è una rosa che lo stesso Donadoni ha definito abbondante, da sfoltire sicuramente prima dell’inizio del campionato, d’altro canto si complicano degli affari in entrata che sembravano ormai chiusi, vedi il caso Obinna, che in un intervista recente il presidente De Laurentiis ha dato per saltato definitivamente. Ma c’è anche la questione De Sanctis che tiene in ansia i tifosi partenopei, dove il presidente registra una quasi totale chiusura, mentre il giocatore sembra un po’ più possibilista su un futuro riavvicinamento. Ricordiamo che il portiere era dato anche in partenza per il ritiro, cosa un po’ strana se prima il giocatore non si sottopone alla rituale firma del contratto. Ed è proprio il contratto, con i famosi diritti d’immagine, il più grande enigma in questo momento. Si perché dobbiamo ricordare che in Italia l’unica squadra a sottoporre questa clausola nel contratto è proprio il Napoli, ma bisogna domandarsi se quest’idea di De Laurentiis sia un passo avanti rispetto alle altre società o un passo indietro, perché se è vero come dice il presidente che vuole portare il Napoli ai vertici del calcio europeo, bisogna chiedersi come farà in futuro a pagare un ingaggio di un giocatore famoso, stile Real Madrid, Barcellona ed a fargli poi rinunciare ai vari milioni portati dai numerosi sponsor, che a volte superano lo stesso ingaggio. Anche il “galacticos” Real detiene i diritti d’immagine dei suoi strapagati giocatori, ma al 50%, e potrebbe anche essere questa una buona strada per un Napoli da un futuro ambizioso.
Alessandro Caiazzo NAPOLICALCIO.NET