Secondo Morabito l’affare sarebbe stato in dirittura d’arrivo. Vigorelli, rappresentante della punta, non ha chiuso la porta: “Ma non lavoro con Vincenzo da 2 anni…”.
Negli ultimi giorni si è fatto un gran vociare sul presunto interesse del Napoli nei confronti di Sergio Floccari, indiziato numero uno a ricoprire il prezioso ruolo di vice-Cavani. A circa un mese dall’inizio ufficiale del mercato di gennaio, l’agente Fifa Vincenzo Morabito è uscito allo scoperto, regalando nuove certezze ai tifosi partenopei: Floccari, a suo dire, sarebbe vicinissimo alla formazione di Mazzarri.
“Dovrebbe ufficializzare tutto il presidente Lotito – ha spiegato a Radio Kiss Kiss Napoli – ma gli indizi ormai costituiscono una prova ed è inutile nasconderlo. Il Napoli continua a seguire le indicazioni di Mazzarri sul mercato e anche stavolta prenderà un giocatore che nella Lazio non ha assolutamente spazio, perché nelle gerarchie biancocelesti Sergio viene addirittura dopo Kozak“.
Non mancano da parte sua anche delle disquisizioni di natura tattica, forse un tantino premature: “Con Mazzarri Floccari troverebbe spazio, il modulo utilizzato dall’allenatore del Napoli prevede sempre le due punte e lui potrebbe giocare al fianco di Cavani, ma anche con Pandev e Insigne“.
Resterebbe una sola incognita da qui alla chiusura dell’operazione: “L’unico fattore che può distruggere la logica del passaggio di Sergio Floccari al Napoli è il temperamento di Claudio Lotito: quando si va a fare una trattativa può cambiare le carte in tavola, spesso ha fatto naufragare delle trattative che sembravano ormai fatte“.
Ma “il temperamento di Lotito” non sarebbe l’unico ostacolo. In realtà Morabito ha parlato troppo presto, e non aveva nemmeno i titoli per farlo. A sostenerlo è il ‘vero’ agente di Floccari, Claudio Vigorelli: “Napoli? C’è qualcosa in piedi, ma ancora non so di preciso, per gennaio vedremo. Non lavoro più con Morabito da 2 anni – le sue parole a ‘Lalaziosiamonoi.it‘ – sono 2 anni che non lo sento. Se è l’agente di Floccari? Non lo è per niente, non lo è mai stato…“. L’affare, dato per fatto, è in realtà ancora ben lontano dalla conclusione.