Il tecnico del Napoli ha detto la sua a proposito della contestazione: “il progetto Napoli farà il passo legato alla gamba, non più lungo”.
Zero trofei nel 2018/2019 e umore dei tifosi del Napoli non proprio al massimo storico. Lo Scudetto matematico della Juventus cinque turni prima del termine della Serie A e la sconfitta interna contro l’Atalanta, hanno infatti portato gli ultras azzurri a contestare la squadra prima in città, e dunque a Frosinone.
Dopo gli striscioni in centro Napoli contro Ancelotti, la contestazione si è spostata allo Stirpe di Frosinone. Giocatori azzurri sorpresi dopo il successo contro il Frosinone e malessere raccontato dallo stesso tecnico azzurro al termine della gara vinta con i goal di Mertens e Younes:
“Erano un po’ dispiaciuti. Rimango sorpreso anche io, gli si può rimproverare di tutto ma non serietà e professionalità. Il comportamento dei calciatori è sempre sembrato irreprensibile”
Ancelotti ha dunque commentato lo striscione dei tifosi, contro risultati e progetto:
“Si lavora per dare soddisfazione a tanti tifosi, vedere la gente che festeggia. Se la gente si lamenta, è uno stimolo per me e per la società affinchè accada il più veloce possibile”.
Il tecnico del Napoli non vuole regalare false speranze ai suoi tifosi in vista del prossimo calciomercato:
“Se la gente si aspetta il giocatore da dieci milioni di euro all’anno, questo non arriva. Invece possono arrivare tanti giocatori bravi come accaduto quest’anno”.
De Laurentiis e Giuntoli già a lavoro per il nuovo Napoli, Ancelotti si fida di loro:
“Il progetto Napoli farà il passo legato alla gamba, non più lungo. Mercato? La mia voce è importante, ma ho rispetto del presidente che caccia i soldi e della dirigenza che fa capo a Giuntoli. Non sarà il ‘mio’ mercato, sarà il mercato di chi vuole bene al Napoli”.
A proposito di calciomercato, Ancelotti ha blindato Mertens:
“Se ha futuro a Napoli? Sì, certamente sì. Quest’anno ha fatto bene, gestito al meglio ogni situazione. E’ un giocatore importante per l’atteggiamento che riesce a trasmettere ai compagni, al di là del campo”.