Genoa-Napoli 0-0: azzurri troppo imprecisi, niente aggancio alla vetta

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Nell’undicesima giornata di Serie A il Napoli non va oltre il pareggio contro il Genoa e fallisce clamorosamente l’aggancio alla vetta. L’arbitro Doveri non fischia un rigore netto su Higuain!

Mantiene tutte le migliori promesse questo Genoa Napoli . La sfida, chiusa a reti bianche, si gioca a viso aperto e resta sempre in bilico nonostante tre infortuni che mandano all’aria ogni programma strategico preparato da Gasperini. La squadra di Sarri conferma il suo periodo di grande forma cercando di giocarsi ogni pallone possibile, trovando identico spirito nell’undici di casa. Nel finale Perin è decisivo nel salvare il risultato.

 È un Grifone più abbottonato del solito quello proposto da Gasperini. Così, con Perin, protetto da Munoz, Burdisso e Ansaldi, a centrocampo finisce una linea a cinque composta da Figueiras e Laxalt laterali e Tino Costa affiancato da Rincon e Dzemaili; davanti la coppia Pavoletti e Perotti a cercare di perforare la porta di Reina capitolata solo 2 volte nelle ultime 5 gare. Davanti al portiere di Madrid Sarri disegna un 4-3-3 con Hisaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam preferito a Maggio; Allan, Jorginho e Hamsik nella mediana a supporto del trio delle meraviglie Callejon-Higuain-Mertens, con Insigne pronto alla staffetta.

Linee compatte, pressing e aggressività. Non sprecano minuti per studiarsi, le due squadre. Il primo estremo chiamato in causa è Perin, diagonale di Callejon smanacciato in angolo. I rossoblu rispondono metro su metro riuscendo a imbastire sortite a ridosso dei sedici metri ospiti senza tuttavia impegnare Reina.

L’equilibrio potrebbe saltare quando Ghoulam affonda in area dal lato mancino cercando un Higuain piuttosto nervoso, l’argentino arriva tardi all’appuntamento. Più tardi invoca inutilmente la concessione di un rigore su contatto con Burdisso. Entrambi gli episodi sono il prodotto di improvvise accelerazioni partenopee. Poi la sfortuna si accanisce su Munoz e Dzemaili finiti ko, entrano Izzo e Ntcham. Sul gong dell’intervallo Higuain sfiora il montante sinistro con un rasoterra insidioso.

Anche la seconda frazione si apre con un duello Callejon-Perin, con questi a dire di no a una botta centrale. È il via a ripetuti capovolgimenti di fronte che potrebbero offrire il vantaggio a entrambe le compagini agevolati da spazi più ampi. Sarri getta nella mischia Insigne, fuori Mertens. Ma è ancora Callejon, agevolato da un rimpallo, a sfiorare il goal.

Entra anche Gabbiadini per cercare di scardinare il forziere genoano. La sfortuna, sotto forma di infortuni, continua ad accanirsi sul Genoa che perde il terzo giocatore del pomeriggio: Rincon. La sfida resta vibrante fra scambi rapidi e conclusioni improvvise che solo per la prontezza dei portieri non si tramurano in marcature pesanti. Su tutte una fiondata di Figueiras e colpo ravvicinato di Hamsik. In pieno recupero Perin, il migliore in campo, è strepitoso nel respingere una punizione di Gabbiadini prima e una saetta di Insigne poi.

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