Gli azzurri fanno tutto nella prima frazione approfittando di un Genoa molle. Ottime le prove di Pandev e Insigne. Higuain entra solo nel finale. Reazione ‘Grifo’ ma niente goal.
Torna a correre, il Napoli. Smaltito il mezzo passo falso contro il Sassuolo, la formazione di Benitez va a prendersi con grande determinatezza tre punti importanti al Ferraris contro un Genoa allo sbando per un tempo, più volenteroso ma troppo confuso ed affannato nell’altro.
Lo 0-2 porta una sola firma, quella di Pandev a rete al 14′ e 24′, ma esalta la qualità complessiva dell’organico partenopeo. I rossoblù reclamano un rigore non concesso a Gilardino.
FORMAZIONI – Il 3-5-2 di Liverani prevede Perin tra i pali; i difensori Gamberini, Portanova e De Maio; Vrsaljko, Biondini, Matuzalem, Kucka e Antonini a centrocampo; Calaiò e Gilardino terminali offensivi. Dall’altra parte Benitez ricorre al turn-over lasciando in panchina Hamsik e Higuain per schierare un 4-4-1-1 che, oltre al portiere Reina, include Mesto, Albiol, Britos e Zuniga a comporre la linea arretrata; Inler e Behrami, Callejon e Insigne in mediana mentre davanti si sistemano Pandev pochi metri alle spalle di Zapata punta avanzata.
PRIMO TEMPO – Nessuna pausa ed ospiti più aggressivi e veloci a cui bastano 24′ per ottenere il doppio vantaggio con una doppietta di Pandev: prima sfruttando centralmente uno sciagurato retropassaggio di Kucka, poi beffando in diagonale destro una difesa disorientata. La reazione genoana, macchinosa e prevedibile, è frenata dalla massiccia pressione ospite che fa delle ripartenza la propria arma letale. Prima del riposo Liverani inserisce Stoian per Gamberini, l’effetto è solo un innocuo colpo di testa di Gilardino su azione d’angolo.
SECONDO TEMPO – Santana e Cannavaro, al posto di Antonini e Albiol, sono le novità. E’ però Callejon a ingolosirsi per primo impegnando Perin su punizione e poi graziandolo da due passi. Dal canto loro i Grifoni, sostenuti dal proprio pubblico, danno fondo al proprio orgoglio per tentare di restare in partita. Benitez inserisce Higuain per Zapata, Liverani Fetfatzidis per Matuzalem. Gilardino, in mezzo all’area, avrebbe la chance buona ma il suo colpo di testa finisce a lato. Il Genoa ora si gioca tutte le proprie carte, s’infuria con l’arbitro Damato che prima nega un rigore a Gilardino e poi lo ferma per un offside inesistente. Nel frattempo il Napoli controlla senza mai perdere la calma. Reina il primo vero intervento della gara lo effettua al 78′: respinta di pugno si botta da lontano di Fetfatzidis. Poco dopo Calaiò, da distanza ravvicinata, manda a lato.
CHIAVE – La sfrenata voglia di vittoria del Napoli mette alle corde un Genoa dai limiti strutturali troppo evidenti. Emblematici gli errori che propiziano la doppietta di Pandev e l’incapacità rossoblù di arrivare seriamente dalle parti di Reina.
MOVIOLA – Potrebbe essere comodo il pomeriggio del pugliese Damato, invece nella ripresa lascia molti dubbi non decretando un penalty a favore di Gilardino atterrato in area da Britos e fischiando un fuorigioco inesistente sempre allo stesso attaccante pronto a battere a rete mentre Cannavaro lo stende platealmente nei sedici metri.