Genova come Caporetto. Basterebbe solo questo paragone per render l’idea della partita di domenica sera a Marassi. Sponda Napoli ovviamente, come sempre negli ultimi anni, con 4 vittorie ed 1 pareggio a favore dei grifoni. Ma stavolta “cornuti e mazziati” gli azzurri, che almeno lo scorso anno tornarono dal capoluogo ligure a testa alta. Ora proprio no, la testa non potrebbe essere più bassa. E se già quando si vince le voci son poche e le bocche cucite, in caso di disfatta i commenti non potrebbero essere più laconici ed evasivi. Non potrebbe essere altrimenti. “La sfida con il Genoa? Per il Napoli è una prova di maturità”. Esordiva così Roberto Donadoni all’immediata vigilia del match. Ebbene, Napoli bocciato senza giustificazione alcuna.
“Nel primo tempo abbiamo giocato alla pari – esordisce il tecnico azzurro nel post partita – Ho visto l’espulsione di Campagnaro, è un fallo invertito. Andare all’intervallo con il vantaggio di un gol e di un uomo sarebbe stata tutta un’altra cosa, invece è andata così. Rivedendo le immagini è incomprensibile come non possa essere stato sanzionato il fallo di Sculli. Mi dispiace perché ci tenevamo a far bene in trasferta. Sia qui che a Palermo dovevamo raccogliere molto di più”. Ma la domanda più scottante doveva ancora arrivare. “Lavezzi in panchina? Ci sono le nazionali, lo sapete meglio di me e poi bisogna rispettare anche gli altri giocatori della rosa. Ce ne sono 25 a Napoli come a Genoa e in altre squadre. Non mi diverto a fare del male, è tornato giusto per un allenamento dopo la nazionale”. La pensano diversamente Mourinho ed altri illustri colleghi, capaci di schierare senza titubanze i vari Milito, Zanetti, Eto’o e co., in giro per il mondo con le varie nazionali. Erano invece stanchi Lavezzi, Gargano, Datolo e Zuniga. Questione di punti di vista.
Sponda Genoa, Gasperini commenta così la roboante vittoria contro i partenopei: “L’espulsione di Criscito? Lui mi ha detto che imprecava per il dolore conseguente ad una botta. Se poi ha mancato di rispetto all’arbitro l’espulsione è giusta. Oggi abbiamo giocato bene, soprattutto nel secondo tempo dove ci siamo ritrovati. Per noi era importante capire quelle che sono le nostre potenzialità. Il primo posto? Dopo tre giornate conta poco, anche se la rivalità cittadina fa bene a tutti. Mi aspettavo Lavezzi dal primo minuto, stiamo parlando di un grande giocatore”. Sempre questione di punti di vista. Genova ringrazia e vola.
Vincenzo Mugione NAPOLICALCIO.NET