Dopo l’eliminazione dalla Champions League si presenta davanti ai microfoni Marek Hamsik, autore del goal che ha illuso gli azzurri: “Servito a nulla”.
Dei tre tenori è rimasto solo lui. Gli altri due combattono a Parigi. Capitan Marek Hamsik rimane fedele al Napoli, simbolo e bandiera sia nei momenti felici passati in azzurro, sia in quelli tristi e deludenti. Al San Mamés, senza ombra di dubbio, è andato in scena uno dei più grossi dispiaceri in maglia partenopea.
Hamsik, ci tenevamo, ma non è una tragediaHamsik è stato la grande illusione nel match tra il suo Napoli e il Bilbao, ritorno dei preliminari di Champions League: con una staffilata delle sue ha regalato il vantaggio agli azzurri, poi rimontati ed eliminati dalla massima competizione europea. Ci saranno i gironi di Europa League, come all’epoca Mazzarri.
“E’ stato un goal di speranza ma che non è servito niente alla fine…” ha evidenziato un deluso Hamsik a fine gara. “Ora puntiamo fortemente sul campionato dopo aver subito questa eliminazione. Ci speravamo, volevamo la Champions. Ora ci concentriamo sulla prima partita di Serie A”.
Nella ripresa, dopo il goal del Bilbao, Hamsik ha lasciato il posto ad Insigne: “Accetto la decisione del mister, come ho fatto in passato e sempre farò. Il San Mames? Uno stadio veramente straordinario in cui noi abbiamo dato tutto. Peccato. Non è una tragedia (???), ma ci tenevamo”.
Il dispiacere è ancora più grande causa errori interni: “Sono state tutte nostre disattenzioni, così fa ancora più male. Erano tutti goal che potevamo evitare, ora dobbiamo alzare la testa e continuare a lavorare. Non rimpiango il fatto di essere rimasto in Italia, certo giocare in stadi così delude un po’ pensando alla A”.
Ora è tempo del mea culpa: “Testa bassa e tutti zitti nello spogliatoio”. Dopo una sconfitta così e una tremenda delusione non potrebbe essere altrimenti.