L’ultimo pesante ko casalingo con l’Udinese ha fatto maturare al presidente la decisione di cambiare guida tecnica. Con Mazzarri tutto il suo staff e forse anche Bigon e Fassone.
L’avventura di Andrea Stramaccioni sulla panchina dell’Inter è ormai agli sgoccioli. Il tecnico romano non ha ancora ricevuto la comunicazione ufficiale del suo esonero da parte del club di Corso Vittorio Emanuele, ma il presidente Massimo Moratti ha ormai rotto gli indugi, decidendo di puntare su Walter Mazzarri, appena lasciatosi con il Napoli.
A far propendere il patron nerazzurro per una scelta drastica in questo senso, dopo aver in un primo tempo confermato Stramaccioni, è la deriva avuta dalla squadra nelle ultime giornate, e, in particolare, l’ultima pesante sconfitta interna per 5-2 contro l’Udinese.
Moratti, influenzato, ha visto la gara in televisione, ma la resa contro l’Udinese lo ha fatto riflettere e ha alimentato dubbi che nei giorni precedenti aveva provato a cancellare, evidentemente senza riuscirci. All’indomani della debacle, l’ennesima di una stagione no, il patron ha così preso da solo questa importante decisione, mentre lo stesso Stramaccioni si trovava a Coverciano per il master da allenatore.
Al suo posto, come detto, arriverà Walter Mazzarri. Moratti, spalleggiato dal figlio Angelomario, per tutti ‘Mao’, e dal dg Fassone, è sicuro infatti che l’ex Napoli porterebbe all’Inter la sua mentalità vincente. Per assicurarsi lo svincolato di lusso il club nerazzurro ha già pronta l’offerta: un triennale da 3 milioni e mezzo di euro a stagione, una proposta cui il tecnico di San Vincenzo non potrà dir di no.
Con il suo arrivo si aprirà di fatto un nuovo ciclo per la Beneamata. Il tecnico, infatti, alla Pinetina si porterà dietro tutto il suo staff: il suo vice Frustalupi, il preparatore atletico Pondrelli, il preparatore del portieri Papale, l’assistente di campo Vigiani e l’osservatore Nitti.
E non solo: nuovi arrivi potrebbero esserci anche all’interno della dirigenza. Si fa strada infatti l’ipotesi di un siluramento del direttore tecnico Marco Branca, schieratosi fino all’ultimo dalla parte di Stramaccioni, e di uno sbarco a Milano dell’attuale ds del Napoli Bigon. Un ruolo più importante lo avrebbe invece Marco Fassone, già con Mazzarri a Napoli, a delineare quella che sarebbe un’autentica rivoluzione societaria.