A testa alta, ma con il sacco vuoto. Questo il metaforico bilancio della sfida dell’Olimpico tra gli azzurri e la Juventus, una partita giocata perfettamente alla pari con la nazionale sabauda, a tratti anche dominata, che ha trovato nella rete di Iaquinta sul filo di lana l’infausto esito. Partita sulla medesima falsariga di quella condotta contro la Fiorentina nel girone di andata: nessun timore reverenziale nei confronti dell’avversario più blasonato, limpide occasioni goal non capitalizzate ed infine la doccia fredda, ancor più bruciante se sopraggiunta in zona Cesarini. Numerose pezze rattoppano gli organici di Juventus e Napoli al fischio di inizio: azzurri privi dello sfortunato Zalayeta e degli squalificati Mannini e Blasi, bianconeri orfani di Legrottaglie, Camoranesi e Cristiano Zanetti. E’la Juve a prendere l’iniziativa nei primi minuti, ma il Napoli non rimane a guardare: al terzo Hamsik batte subito sulla destra per Garics che si era liberato, ma la palla è lunga e termina direttamente sul fondo; poi è lo slovacco a tirare un tiro dalla distanza che non impensierisce Buffon. Al nono è ancora il bimbo d’oro a proporre un lancio per Lavezzi che in area, da solo, non aggancia la palla per un soffio. Il Napoli si muove bene, e la Juve non sembra trovare sbocchi nella ben piazzata retroguardia azzurra capitanata da un Santacroce ancora una volta supremo. All’11esimo Garics perde palla sulla sinistra, Salihamidizc crossa in area dove Del Piero di testa manda alto sulla traversa, poi al 20esimo rovesciata di Calaiò con pallone che termina di poco a lato. La risposta sabauda arriva con una punizione di Del Piero che sorvola la traversa. Due minuti dopo è Hamsik ad incunearsi in area e a sferrare una conclusione sul primo palo ribattuta in angolo da Buffon. Al 26esimo Nedved, smarcatosi da un fallo laterale su tocco di Del Piero, entra in area dalla destra e calcia alto sulla traversa disturbato nella conclusione da Cannavaro. Al 35esimo, su cross di Del Piero, Chiellini e Stendardo non ci arriva per poco, poi Gianello blocca a terra. Tre minuti dopo lancio di Nocerino per l’inserimento in area di Del Piero ad anticipare Garics, il bianconero colpisce di testa mandando alto. Al 45esimo ennesimo calcio di punizione per la Juve: per fortuna del Napoli, è una serata storta per Del Piero, il cui tiro finisce ancora una volta alto. Nel recupero arriva l’occasione più nitida dell’incontro per gli azzurri: Garics, scattato sul filo del fuorigioco, tutto solo entra in area, ma incredibilmente manda la palla a lato nel preferire un improbabile cucchiaio alla conclusione piazzata. Termina dunque col punteggio inchiodato sullo zero a zero questo primo tempo, non brillante dal punto di vista del gioco, ma agonisticamente parlando, molto intenso ed anche con qualche calcio di troppo scambiato dalle due formazioni. Il Napoli ha giocato bene per i primi venti minuti facendo la gara, poi la Juve ha preso in mano le redini del gioco ma si è fatta vedere solo da qualche calcio piazzato. Nella ripresa i bianconeri ripartono con maggiore aggressività: il tiro di Del Piero su punizione fa la barba al palo, poi il Napoli prende le contromisure e riparte con sfuriate del solito Lavezzi: prima al 48esimo, poi al 50esimo, l’argentino mette al centro due palloni d’oro, ma Calaiò, tornato sugli irritanti ritmi di inizio campionato, non aggancia. Successivamente è la Juve a rendersi nuovamente pericolosa: il colpo di testa di Trezeguet termina tra le braccia di Gianello, poi è di nuovo il portiere azzurro ad apporsi di pugno al siluro di Nedved. Al 57esimo Lavezzi prova con l’esterno a cercare Garics sulla destra, ma la palla è lunga, Buffon esce e blocca, poi sale in cattedra Thiago. Il vituperato portoghese prova due volte il tiro dalla distanza, trovando prima i guanti di Gianello e poi sparacchiando alto da posizione favorevolissima. Nel Napoli Bogliacino rileva lo stanco Hamsik, mentre la Juventus, con l’ingresso di Iaquinta, si dispone con il tridente nel tentativo di far suo l’incontro. Al 67esimo il debole tiro di Lavezzi è facile preda di Buffon, poi Del Piero da buona posizione in area azzurra manda la palla di poco a lato. Il Napoli soffre, e Reja decide di giocare il jolly Sosa nel tentativo di far salire la squadra. Al 76esimo ottima chisura in area ed in scivolata di Santacroce su Iaquinta che stava per presentarsi davanti a Gianello, poi è ancora l’estremo difensore azzurro ad uscire in anticipo su Trezeguet che stava per essere servito da un colpo di testa di Del Piero. All’84esimo ultimo squillo del Napoli: cross di Lavezzi, Buffon sbaglia l’intervento e smancaccia, la palla sta per terminare in angolo, ma poi arriva Garics che rimette al centro ma proprio tra le braccia di Buffon. Subito dopo la Juve va vicina al gol su azione di calcio d’angolo: prima Stendardo, poi Iaquinta concludono di poco a lato. Il Napoli accarezza il sogno del pareggio, ma quando ormai lo 0-0 sembrava cosa fatta ecco sopraggiungere la capitolazione: mancano 2 minuti alla fine quando, su cross dalla sinistra di Del Piero, Iaquinta in area si libera di Domizzi e trafigge l’incolpevole Gianello. Il Napoli sembra tramortito e la reazione inscenata è blanda e prevedibile: il tiro di Domizzi si spegne sul fondo, così come la punizione dal limite di Lavezzi che conclude la gara. Finisce tra la gioia di una Juve che si rilancia nella corsa Champions, e la delusione del Napoli, beffato nel finale da un suddito del Regno delle Due Sicilie al servizio di una squadra sabauda grintosa ma non trascendentale, alla quale la formazione di Reja stava strappando un ottimo punto. Non c’è tempo per piangersi addosso, perchè mercoledi arriva la Fiorentina. In chiave salvezza non cambia nulla, con gli azzurri sempre a +8 sulla terzultima, ma vincere contro i viola potrebbe accendere una seria ipoteca sull’obiettivo finale che paradossalmente appare più vicino.
C.Francesco Piantedosi
