Troppo bello per essere vero. In un giorno ricco di sogni e prospettive, profilate da Marino durante una corposa conferenza stampa, spunta l’ennesima esternazione del procuratore di Lavezzi, Alejandro Mazzoni. Il contratto firmato fino al 2013, con un ingaggio annuale di 1 milione e 300 mila euro, non basta più al Pocho, che alza le sue pretese. Mazzoni lamenta il silenzio della società, attualmente restia ad ascoltare le richieste dell’argentino. De Laurentiis ha fatto muro compatto con Marino, già in passato il patron azzurro aveva espresso tutta la sua foga contro la categoria dei procuratori, colpevoli di illudere i loro assistiti, spingendoli a non rispettare i patti già stipulati. Una società inglese sembra essere alle porte, pronta a sborsare oltre 20 milioni di euro. Ma sarà davvero così? Il direttore generale partenopeo ha detto che non sono pervenute offerte per Hamsik e Lavezzi e, in ogni caso, non c’è l’intenzione di venderli, a meno che non si voglia reinvestire l’incasso per piazzare grandi colpi. Marino ne annuncia almeno quattro, che battezzeranno il nuovo ciclo del Napoli, pronto finalmente a lottare per i grandi traguardi, dopo essere emerso dalla melma della terza categoria in pochi anni. Quagliarella e Cigarini saranno probabilmente i primi, anche se c’è ancora qualche punto da chiarire con l’Atalanta. Per il bomber friulano, invece, è ormai quasi fatta. Marino ha confermato di seguire molti giocatori dell’Udinese, valutando però eccessiva la richiesta per l’attaccante di Castellammare fatta dal presidente Pozzo. L’accordo dovrebbe essere raggiunto a 19 milioni di euro, più la restante comproprietà di Domizzi. Un esborso davvero notevole e, se effettivamente seguiranno altri grandi nomi, il tetto di spesa programmato da De Laurentiis dovrebbe essere senza fondo. Marino ha ricordato con orgoglio i dati positivi del bilancio societario, che piazzano gli azzurri al secondo posto tra le squadre di Serie A. Gli incassi delle stagioni precedenti verranno sfruttati per rendere l’organico partenopeo molto più competitivo. Se poi qualcuno dovrà andar via, ben venga, soprattutto se ha dimostrato attaccamento alla pecunia piuttosto che alla maglia.
Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET