Maurizio Sarri rivela un retroscena della sua infazia: “Nella mia classe ero l’unico a tifare Napoli, ora sarà un grande orgoglio allenarlo”.
Nonostante sia stato da poco nominato ufficialmente allenatore del Napoli, Maurizio Sarri sembra essersi già calato a perfezione nella parte meritandosi sin dal primo giorno tutto l’affetto dei tifosi partenopei.
Intervenuto in occasione della cerimonia del premio ‘Carlino d’Oro’, l’ex tecnico dell’Empoli ha raccontato un retroscena della sua infanzia: “Sono nato a Napoli in maniera casuale da genitori fiorentini e, nella mia ingenuità, credevo da piccolo che bisognasse fare il tifo per la squadra della città natale. Per questo motivo ero l’unico a tifare per gli azzurri nella mia classe, ora allenarli sarà un orgoglio”.
Il premio come miglior allenatore dell’anno gli è stato consegnato da Arrigo Sacchi: “Sono contento di esser stato premiato proprio da quello che considero il mio maestro: la mia passione per questo mestiere è nata proprio guardando le partite del suo grande Milan”.