La Juventus non ha ancora deciso se privarsi del giovane attaccante, che piace tanto ai partenopei, ma valutano la loro metà del cartellino non meno di 7 milioni.
Segnali costanti di avvicinamento, ecco cosa trapela sottotraccia quando si prova ad andare a sondare cosa si muove intorno a Ciro Immobile e contemporaneamente intorno al Napoli: i due soggetti si piacciono a vicenda, e anche parecchio, consapevoli che di mezzo ci sono il Genoa (che ha già aperto le porte ai partenopei) e la Juventus (giunta al momento decisivo, quello della scelta).
Ed è proprio dai bianconeri che arrivano segnali di distensione che possono significare un reale possibilismo da parte di Beppe Marotta: se Conte infatti sceglierà altre direzioni (Berardi subito piuttosto che uno tra Gabbiadini e Boakye con il ghanese già aggregato nello scorso ritiro di Chatillon con ottime referenze), l’amministratore delegato di casa Agnelli è pronto a fissare il prezzo per la metà di proprietà juventina.
Un prezzo che, a quanto si dice, ha già preso forma intorno ai 7 milioni di euro, per un totale di realizzo bianconero pari a 12 milioni considerati i 5 ricevuti oltre un anno fa dal Genoa per il 50% dell’attaccante campano. Una plusvalenza che fa gola in vista del prossimo bilancio giugno-dicembre, effettuato su un calciatore portato a Torino da Ciro Ferrara a 16 anni per una cifra inferiore ai 100 mila euro che andarono allora al Sorrento.
Per Immobile la Juventus restava la prima scelta, ma Napoli è eventualmente anche una scelta di cuore (prima del match giocato con la maglia del Genoa al San Paolo ha affermato: “Se segno non so se esulto…”) chr ormai è entrata nel novero delle sue opzioni dopo il forte corteggiamento già registrato nel gennaio scorso quando i partenopei andarono poi su Calaiò una volta constatata la contrarietà della Juventus.
Lo scenario sta quindi progressivamente mutando e a questo punto crescono giorno dopo giorno le chance di un trasferimento da “figliol prodigo” che tra l’altro riunirebbe la grande coppia Immobile-Insigne che fece la fortuna del Pescara di Zeman nella serie cadetta oltre che essere punto fermo del ciclo della nazionale Under 21.