Equilibrio. E’ questa la parolina che da tempo sta frullando nella testa di Walter Mazzarri. Equilibrio. Quasi come un tormento. Equilibrio. Questo Napoli non conosce ancora il significato di questo termine. Le vittorie esaltanti vengono cancellate dalle sconfitte deludenti. I tragici inizi di partita da finali incredibili. Non c’è via di mezzo. Non c’è stabilità. I punti conquistati e l’attuale posizione di classifica rispecchiano perfettamente questo andamento. Prima tante vittorie, poi una valanga di pareggi, conditi da tre sconfitte. I motivi? L’età media della squadra ad esempio. Il gruppo azzurro è uno dei più giovani del campionato. I ragazzi di Mazzarri non riescono a gestire i momenti delicati delle partite, sono capaci di imprese incredibili, fatte di grinta e cuore, ma non riescono a colpire l’avversario quando è a terra. Non sono cinici, spietati. La partita contro la Fiorentina può fornirci esempi calzanti. Azzurri sempre all’attacco, viola spesso alle corde. Denis e compagni non riescono a chiudere la partita, a dare il colpo di grazia. Così i viola reagiscono con un killer d’eccezione, Gilardino, che con due mezze palle gol confeziona una vittoria. Quello che manca al Napoli. Gli azzurri non riescono a capitalizzare al 100% le azioni costruite. Si arriva con facilità alla trequarti, ma non si riesce a sfondare con determinazione. L’Europa, quella importante, non è ancora del tutto persa. L’adrenalina e la voglia di fare di questi giovani deve essere accompagnata da un atteggiamento da “vecchi”, da una consapevolezza che solo l’esperienza può dare. Il Napoli è una buona squadra, nonostante adesso tutti vogliano far credere il contrario. Troppo facile alzare in alto un gruppo quando si vince, per poi ridurlo a poca roba quando le vittorie non arrivano. Al Napoli serve solo tranquillità, consapevolezza dei propri mezzi e, perchè no, un pò di sana fortuna, che non guasta mai.
Pierpaolo Orefice NAPOLICALCIO.NET